Georges Braque
Georges Braque (Argenteuil 1882 - Parigi 1963) aderì dapprima al gruppo dei fauves, ma nel 1907 la mostra commemorativa di Cézanne e l'incontro con Picasso determinarono la sua rinuncia al fauvismo per ricerche orientate al cubismo, che continuarono negli anni successivi in stretta collaborazione con Picasso. In opere come Violino e tavolozza (1910, New York, Guggenheim Museum), Violino e brocca (1910, Basilea, Kunstmuseum) il dato naturale è un pretesto a una scomposizione solidamente geometrica dello spazio, considerato da diversi angoli visuali e reso in tal modo tattile (cubismo analitico). Le composizioni analitiche realizzate da Braque (e da Picasso) in questi anni, mediante una tavolozza povera di colori, costituiscono gli elementi fondamentali attraverso i quali si sarebbe poi sviluppato il maggior filone dell'arte moderna. Dal 1911 la volumetria delle forme si attenuò in una fitta trama di rapporti tra linee e piani, nella quale vengono introdotti lettere e numeri (cubismo sintetico): Il portoghese (1911 Basilea, Kunstmuseum), Composizione con violino (1911, Parigi, Musée National d'Art Moderne). Dopo la prima guerra mondiale Braque riprese le sue esplorazioni dello spazio in composizioni dove il dato naturale si fa più leggibile: delicate ed eleganti, le sue opere assumono un'impostazione meno rigida (La tavola di marmo, 1925; Parigi, Musée National d'Art Moderne) e più intimista (Il caminetto, 1923, Zurigo, Kunsthaus). Agli ultimi anni appartengono la serie degli Ateliers (1948-55) e gli studi sugli Uccelli a volo spiegato (1955-63) per la decorazione del soffitto della sala Enrico II al Louvre a Parigi. Egli fu anche scultore in bronzo (Testa di cavallo e Il carro) e grafico.