Presidenti americani famosi: ecco quelli che hanno fatto la storia
Dal primo Presidente degli Stati Uniti ai presidenti assassinati: ecco chi è passato - per motivi molto diversi fra loro - alla storia
La storia degli Stati Uniti d’America è intrinsecamente legata a quella dei suoi Presidenti che, nelle varie epoche, ne hanno rappresentato lo spirito e l’essenza. Come spesso accade, anche in questo caso l’inizio è mitologico. Tutto nasce dai Padri Fondatori: sono gli uomini, tutti appassionati Illuministi, che hanno portato l’America all’indipendenza dal Regno Unito e che hanno scritto e firmato la formidabile e leggendaria Costituzione Americana, nel 1788. Si tratta di un testo rivoluzionario, che rispecchia gli intenti e le speranze dei suoi autori: l’incipit “We the People”, evoca la figura del popolo come istituzione, un’immagine assolutamente innovativa per l’epoca, che costituisce una straordinaria eccezione rispetto ai modelli dominanti in Europa, e che imprime nel suo Presidente una caratteristica unificante e unificatrice.
Il sistema bipartitico
Benchè Washington, che come vedremo fu il primo Presidente degli USA, non appartenesse a nessun partito, col tempo le elezioni hanno adottato principalmente un sistema bipartitico in cui i due principali partiti, Democratico e Repubblicano, selezionano i propri candidati per le elezioni presidenziali e per altre cariche tramite primarie e caucus statali. I candidati scelti vengono poi ufficializzati durante le conventions nazionali dei partiti, e nelle elezioni generali i cittadini votano per uno dei candidati, con i risultati determinati in gran parte dal sistema del Collegio Elettorale per le presidenziali.
Ma vediamo quali sono i Presidenti americani più famosi, ovvero quelli che sono rimasti più impressi nell’immaginario collettivo e perché.
Il primo Mr President: George Washington
Tra tutti spicca George Washington che viene eletto con una votazione plebiscitaria, unico nella storia, come primo Presidente degli Stati Uniti. Non essendoci precedenti, Washington deve stabilire tutti i cerimoniali relativi alla presidenza che da lì in poi saranno adottati dai suoi successori. È molto attento a non adottare procedure che ricordino le corti reali europee, ma si rifà per lo più all’antica Repubblica Romana. Una piccola curiosità: è lui che decide di utilizzare il titolo “Mr President”, scartando alternative più pompose, ritenute poco adatte ad una democrazia.
Il Presidente eletto più volte
Secondo il XX emendamento della Costituzione, ogni presidente americano può rimanere in carica per soli due mandati, anche non consecutivi, ma non è stato sempre così: infatti prima del 1951, benchè si tendesse a rispettare la tradizione di non presentarsi per un terzo mandato, non era espressamente vietato, tanto che Franklin Delano Roosevelt (32° Presidente) fu - il solo - eletto per ben 4 volte. Di contro, William Henry Harrison (9° Presidente), deceduto per una polmonite il 31º giorno dopo il suo insediamento, fu invece il Presidente rimasto in carica per meno tempo.
Ad oggi, sono due i Presidenti a essere stato eletti per due mandati non consecutivi: il democratico Grover Cleveland (22° e 24° Presidente) e il repubblicano Donald Trump (45° e 47° Presidente).
I presidenti americani più famosi
È un monumento a decretare quali siano i 4 presidenti americani più famosi (almeno fino al 1927, data di inizio dell’opera): si tratta del Mount Rushmore National Memorial, nel Dakota del Sud, e nessun monumento ha rappresentato mai così tanto lo spirito di una nazione come questo. Qui, sul massiccio montuoso delle Black Hills si stagliano verso il sole i presidenti George Washington (1789 -1797), Thomas Jefferson (1801 – 1809), Theodore Roosevelt (1901 – 1909) e Abraham Lincoln (1861 – 1865) i cui volti scolpiti nella roccia raggiungono la dimensione di 18 metri. La scelta dei quattro presidenti è stata determinata dal fatto che questi rappresentavano rispettivamente la nascita, la crescita, lo sviluppo e la stabilità della nazione.
Presidenti americani assassinati
Il primo Presidente americano ad essere assassinato fu anche il primo repubblicano: si tratta di Abraham Lincoln (16° Presidente), che subì un attentato il 14 aprile 1865, da parte del sudista John Wilkes Booth, alla fine della Guerra di Secessione. Lincoln fu anche il primo Presidente di grande rilievo a non avere natali nobili: nacque in una capanna, in condizioni di povertà e fu in gran parte autodidatta. Si battè per i diritti dei neri e per l’abolizione della schiavitù, ideale che gli costò la vita.
Dopo di lui toccò al repubblicano James Garfield (20° Presidente), il cui mandato non durò nemmeno 2 anni. Conquistata la presidenza per una manciata di voti nel 1880, fu ferito da un colpo di revolver il 2 luglio 1881 da Charles Guiteau, mentre si apprestava a prendere un treno a Washington: morì di setticemia due mesi più tardi dopo una dolorosa agonia. Sul movente si sono inanellate nel tempo tesi discordanti, e non si esclusero nemmeno tesi complottistiche.
Il repubblicano William McKinley (25° Presidente) era al suo secondo mandato quando fu assassinato. Noto per aver vinto una campagna elettorale memorabile per asprezza ed intensità e per una politica estera espansionistica, fu l’ultimo veterano della guerra di secessione ad entrare nella Casa Bianca. Sotto di lui l’America visse una rapida crescita economica, dovuta in parte alle sue misure protezionistiche su lana, zucchero e beni di lusso per frenare la concorrenza estera in quei settori. Il 6 settembre 1901, dopo aver pronunciato un discorso all'Esposizione panamericana di Buffalo, nello Stato di New York, il Presidente fu colpito da un anarchico di origine polacca, Leon Czolgosz, che gli sparò con una rivoltella: McKinley morì il 14 settembre in seguito alle ferite riportate.
L’uccisione di tre presidenti nell’arco di 36 anni portò il Congresso degli Stati Uniti ad assegnare il compito di occuparsi della sicurezza del Presidente, del vice e degli ex presidenti a un’agenzia specifica, chiamata Secret Service. Da allora è stato ucciso un solo altro presidente mentre era in carica: John F. Kennedy fu assassinato a colpi di fucile a Dallas, in Texas, mentre era a bordo della limousine insieme alla moglie.
Era il 22 novembre 1963 e quello fu l’assassinio che più di tutti sconvolse gli americani e il mondo intero e non solo perché avvenne dopo 62 anni senza attentati: fu infatti ripreso casualmente da un uomo con una telecamera amatoriale che stava assistendo al passaggio del corteo presidenziale. Il democratico John F. Kennedy (35° Presidente) era glamour, ricco, apparteneva ad una delle famiglie più influenti d’America; fu il primo cattolico ad insediarsi alla Casa Bianca, nonché il più giovane presidente eletto (aveva solo 43 anni). Era un visionario, anche se le sue azioni non furono all’altezza della sua stessa visione. La sua breve presidenza, in epoca di guerra fredda, fu segnata da alcuni eventi molto rilevanti: lo sbarco nella Baia dei Porci, la Crisi dei missili di Cuba, la costruzione del Muro di Berlino, la corsa allo spazio, gli antefatti della Guerra del Vietnam e l'affermarsi del Movimento per i diritti civili degli afroamericani.
A sparare fu Lee Harvey Oswald, un ex marine di simpatie sovietiche, che pare non agì da solo, ma nel contesto di una macchinazione più ampia. L’assassinio di Kennedy ha alimentato negli anni le più disparate teorie complottistiche.
Alcuni primati
La prima persona di origini afroamericane ad entrare nella Casa Bianca è stato Barack Obama (44° Presidente): alle Primarie del Partito Democratico, dopo un’aspra contesa, sconfisse Hillary Clinton, senatrice in carica per lo Stato di New York e già first lady dal 1993 al 2001, e soprattutto prima donna candidata alla presidenza. Benchè Obama fosse molto giovane (aveva 47 anni quando venne eletto) è solo quarto in classifica per età.
Il più giovane Presidente americano in assoluto a entrare in carica è stato Theodore Roosevelt, all’età di 42 anni, che però non fu eletto, ma subentrò in qualità di vicepresidente a seguito dell'assassinio di William McKinley nel 1901. John F. Kennedy è stato invece il presidente più giovane mai eletto direttamente, assumendo la carica a 43 anni nel 1961. Dopo di loro, i più giovani eletti sono stati Bill Clinton, che entrò in carica a 46 anni nel 1993 e Barack Obama a 47 anni che però divide il primato con Ulysses S. Grant (1869 - 1877) e Grover Cleveland (1885-1889), entrambi entrati in carica a 47 anni.
L’elezione di presidenti giovani è stata sempre vista come un segnale di cambiamento, attirando spesso una base elettorale di giovani e portando energie e prospettive nuove alla politica statunitense.
Elenco dei presidenti americani in ordine cronologico
Qui di seguito, per chi voglia ripercorrere la storia di tutti i Presidenti americani, c'è un elenco in ordine cronologico:
- George Washington (1732-1799): 30 aprile 1789 - 4 marzo 1797
- John Adams (1735-1826): 4 marzo 1797 - 4 marzo 1801
- Thomas Jefferson (1743-1826): 4 marzo 1801 - 4 marzo 1809
- James Madison (1751-1836): 4 marzo 1809 - 4 marzo 1817
- James Monroe (1758-1831): 4 marzo 1817 - 4 marzo 1825
- John Quincy Adams (1767-1848): 4 marzo 1825 - 4 marzo 1829
- Andrew Jackson (1767-1845):4 marzo 1829 - 4 marzo 1837
- Martin Van Buren (1782-1862): 4 marzo 1837 - 4 marzo 1841
- William Henry Harrison (1773-1841): 4 marzo 1841 - 4 aprile 1841
- John Tyler (1790-1862): 4 aprile 1841 - 4 marzo 1845
- James Knox Polk (1795-1849): 4 marzo 1845 - 4 marzo 1849
- Zachary Taylor (1784-1850): 4 marzo 1849 - 9 luglio 1850
- Millard Fillmore (1800-1874): 9 luglio 1850 - 4 marzo 1853
- Franklin Pierce (1804-1869): 4 marzo 1853 - 4 marzo 1857
- James Buchanan (1791-1868): 4 marzo 1857 - 4 marzo 1861
- Abraham Lincoln (1809-1865): 4 marzo 1861 - 15 aprile 1865
- Andrew Johnson (1808-1875): 15 aprile 1865 - 4 marzo 1869
- Ulysses S. Grant (1822-1885): 4 marzo 1869 - 4 marzo 1877
- Rutherford B. Hayes (1822-1893): 4 marzo 1877 - 4 marzo 1881
- James A. Garfield (1831-1881): 4 marzo 1881 - 19 settembre 1881
- Chester Arthur (1829-1886): 19 settembre 1881 - 4 marzo 1885
- Grover Cleveland (1837-1908): 4 marzo 1885 - 4 marzo 1889
- Benjamin Harrison (1833-1901): 4 marzo 1889 - 4 marzo 1893
- Grover Cleveland (1837-1908): 4 marzo 1893 - 4 marzo 1897
- William McKinley (1843-1901): 4 marzo 1897 - 14 settembre 1901
- Theodore Roosevelt (1858-1919): 14 settembre 1901 - 4 marzo 1909
- William Howard Taft (1857-1930): 4 marzo 1909 - 4 marzo 1913
- Thomas Woodrow Wilson (1856-1924): 4 marzo 1913 - 4 marzo 1921
- Warren G. Harding (1865-1923): 4 marzo 1921 - 2 agosto 1923
- Calvin Coolidge (1872-1933): 2 agosto 1923 - 4 marzo 1929
- Herbert Hoover (1874-1964): 4 marzo 1929 - 4 marzo 1933
- Franklin Delano Roosevelt (1882-1945): 4 marzo 1933 - 12 aprile 1945
- Harry S. Truman (1884-1972): 12 aprile 1945 - 20 gennaio 1953
- Dwight D. Eisenhower (1890-1969): 20 gennaio 1953 - 20 gennaio 1961
- John Fitzgerald Kennedy (1917-1963): 20 gennaio 1961 - 22 novembre 1963
- Lyndon B. Johnson (1908-1973): 22 novembre 1963 - 20 gennaio 1969
- Richard Nixon (1913-1994): 20 gennaio 1969 - 9 agosto 1974
- Gerald Ford (1913-2006): 9 agosto 1974 - 20 gennaio 1977
- Jimmy Carter (1924): 20 gennaio 1977 - 20 gennaio 1981
- Ronald Reagan (1911-2004): 20 gennaio 1981 - 20 gennaio 1989
- George H. W. Bush (1924-2018): 20 gennaio 1989 - 20 gennaio 1993
- Bill Clinton (1946): 20 gennaio 1993 - 20 gennaio 2001
- George W. Bush (1946): 20 gennaio 2001 - 20 gennaio 2009
- Barack Obama (1961): 20 gennaio 2009 - 20 gennaio 2017
- Donald Trump (1946): 20 gennaio 2017 - 20 gennaio 2021
- Joe Biden (1942): 20 gennaio 2021 - 20 gennaio 2025
- Donald Trump (1946): 20 gennaio 2025 - in carica
Paola Greco
Foto di apertura: Dean Franklin, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons