toponomàstica

Indice

Lessico

sf. [sec. XIX; da topo-+onomastica].

1) L'insieme dei nomi di luogo presenti nella lingua di un popolo o relativi a un'area geografica o culturale.

2) Scienza che studia i nomi di luogo e ne analizza la loro origine, storia, significato e uso.

3) In cartografia, l'insieme dei nomi trascritti su una carta per individuare particolari geografici e insediamenti urbani sia riferiti a nomi propri che a fenomeni fisici. La toponomastica offre uno dei maggiori contributi informativi alla lettura e consultazione di una carta, evidenziando in alcuni casi anche le influenze fra fenomeni antropici e particolari geografici.

Storia

Le prime ricerche sistematiche risalgono al sec. XIX; in Italia promotore e fondatore della toponomastica fu G. Flecchia (1811-1892). Nel sec. XX essa si sviluppò e perfezionò soprattutto a opera di S. Pieri, D. Olivieri, G. Serra, V. Bertoldi, C. Battisti, G. Alessio. I toponimi possono riflettere non solo particolarità geomorfologiche del terreno, ma anche vicende storiche e culturali che hanno influenzato quell'ambiente geografico: elementi mediterranei preindeuropei sono rilevabili in toponimi come Taormina (l'antica Tauromenio che presenta la base mediterranea tauro “monte”). Le varie popolazioni dell'Italia antica hanno lasciato tracce della loro presenza in numerosi toponimi: trasparente è l'origine greca di Napoli (Neápolis, città nuova), osco è il nome di Avella (Abella, città delle mele), messapico è il nome di Brindisi (Brentésion da bréntion, testa di cervo, per la forma del porto) ecc. I toponimi romani molti sono legati a nomi di persona, come Aosta (Augusta Praetoria), Forlì (Forum Livii); e sempre da nomi personali col suffisso -anum si sono formati numerosi altri nomi di luogo. Una parte dei toponimi italiani riflette le diverse dominazioni germaniche: di quella degli Ostrogoti sono tracce alcuni toponimi in -engo, per esempio Marengo (la forma più antica è Malarengo, dal nome gotico Malaharjis); di quella dei Longobardi sono testimoni i numerosi toponimi formati con Fara, termine indicante il nucleo familiare o gentilizio che stava alla base dell'ordinamento sociale e militare longobardo (Fara d'Adda, Fara Novarese); alla dominazione araba in Sicilia risalgono toponimi come Caltagirone (da qalʽ at algīrān, castello delle grotte). Alcuni toponimi hanno conservato le antiche desinenze di casi latini: Rimini suppone un latino Arimini locativo di Ariminum.

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