rinnovazióne

sf. [sec. XIV; da rinnovare]. Rinnovamento, ma usato solo in particolari accezioni: A) in silvicoltura, rinnovazione boschiva, nascita e sviluppo delle formazioni boschive. Può avvenire naturalmente, per disseminazione a opera delle piante adulte, oppure artificialmente, per semina o trapianto di giovani piantine per opera dell'uomo. Nei boschi cedui, infine, la rinnovazione si attua per via agamica, grazie ai polloni che si allungano dalle ceppaie dopo il taglio. B) Nel cattolicesimo, rinnovazione dei voti battesimali, cerimonia religiosa in cui i ragazzi rinnovano con cognizione di causa i voti che per essi hanno pronunciato i loro padrini quando hanno ricevuto il battesimo: la rinnovazione dei voti battesimali avviene prima del conferimento della Cresima e al momento della prima Comunione come impegno solenne alla loro osservanza, e rappresenta per il fedele l'ingresso a pieno titolo nella milizia di Cristo. C) In diritto, rinnovazione del dibattimento, ripetizione di tutto o di parte del dibattimento di una causa, disposta dal giudice con ordinanza per ricostituire l'atto o gli atti mancanti e per acquisire gli elementi necessari a giudicare.

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