rinnovaménto
sm. [sec. XIV; da rinnovare]. Atto ed effetto del rinnovare e del rinnovarsi. § In diritto penale, rinnovamento del giudizio, nuova celebrazione in un tribunale italiano di un processo già celebrato all'estero contro un cittadino italiano o straniero: il caso si riscontra soprattutto per i reati consumati parte in territorio italiano e parte nel territorio dello Stato straniero interessato e per i quali ambedue gli Stati siano competenti sia per quanto stabilito dai singoli codici sia per convenzioni fra i due Stati. § In diritto amministrativo, il rinnovamento delle cariche sociali si attua in seguito a morte dell'amministratore, per la sua rinunzia, per il verificarsi di una causa prevista nell'atto costitutivo. Lo statuto riconosce ai soci riuniti in assemblea il diritto a revocare in ogni momento gli amministratori della società; se però la revoca avviene senza giusta causa l'amministratore deve essere risarcito dei danni subiti. § In economia, rinnovamento del capitale fisso, sostituzione parziale o totale del capitale fisso (destinato all'organizzazione permanente dell'impresa quale strumento economico-tecnico del processo produttivo) per garantire costantemente l'efficienza dell'impresa e prevenirne l'obsolescenza. A tale scopo si effettuano gli ammortamenti, opportunamente calcolati, per un'adeguata ricostituzione del capitale fisso.