pollóne
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sm. [sec. XIV; latino pullus, germoglio].
1) Ramo laterale dei rizomi che fuoriesce dal terreno e costituisce l'apparato vegetativo aereo. Con lo stesso termine vengono indicati i rami derivati da gemme avventizie che si sviluppano alla base del fusto, o talvolta sulle radici delle piante legnose, in genere sui cercini di cicatrizzazione di precedenti tagli. Nella tecnica silvicolturale i polloni vengono fatti crescere sino alle dimensioni di veri e propri fusti principali, assumendone le funzioni, compresa quella generativa.
2) Fig., lett., rampollo, discendente.
3) Nel gergo dei pescatori la cima della canna, cioè l'estremità più sottile.