règola
IndiceLessico
sf. [sec. XIV; dal latino regŭla, asticella, regolo, da regĕre, dirigere].
1) Ordine costante che si riscontra nello svolgimento di una serie di fatti; modo in cui solitamente avviene una determinata cosa: ogni fenomeno si manifesta secondo una regola; di regola, di solito, normalmente; far regola, servire di norma; fare eccezione alla regola, sottrarsi alla norma. In particolare, formula che riassume, che fissa tale ordine costante: formulare, stabilire la regola.
2) Norma, per lo più espressa in una formula concisa, che prescrive ciò che si deve fare in determinati casi: osservare, trasgredire una regola; le regole di condotta. Nelle loc.: in regola, in ordine, nel modo prescritto o dovuto: qui è tutto in regola; io sono in regola con la legge; essere in regola con qualcuno, non essergli più debitore, non avere colpe nei suoi confronti; avere le carte in regola, avere i documenti necessari; fig., avere i requisiti per fare una data cosa; a regola d'arte, con grande cura e diligenza, alla perfezione; per tua norma e regola, perché tu ti sappia regolare: per tua norma e regola io pago sempre i debiti. In particolare, principio morale al quale si ispira la condotta dell'uomo: la regola della vita cristiana è l'amore del prossimo. Per estensione, norma, convenzione, consuetudine che deriva dall'uso: è buona regola rispondere quando si è interrogati; le regole del vivere civile; rispettare le regole del gioco. In ambito giuridico, prescrizione con cui si tende a disciplinare una determinata fattispecie.
3) Metodo di applicazione pratica dei principi generali ai casi particolari di una disciplina: le regole della grammatica; la regola del tre semplice. In particolare, in quelle scientifiche, legge empirica che consente di stabilire un dato caratteristico di un fenomeno: per esempio, regola della mano destra in elettrologia, regola delle fasi in chimica (in genere, per le diverse regole, vedi alle singole voci).
4) Misura, moderazione: in ogni cosa ci deve essere una regola.
5) In logica matematica, elemento metalinguistico fondamentale nella costituzione di un sistema assiomatico che consiste in una prescrizione sulle modalità di manipolazione degli elementi, primitivi e non primitivi, del sistema. Le regole possono essere di formazione, di inferenza (con gli assiomi costituiscono i postulati del sistema), sussidiarie o eliminabili (possono essere introdotte nel sistema senza alterarne la potenza deduttiva). Si hanno poi regole semantiche o sintattiche secondo che siano relative a una trattazione semantica o sintattica.
6) In ambito religioso, regole monastiche, norme codificate di vita monastica.
7) In aerodinamica, regola delle aree delle sezioni.
Economia
L'insieme delle convenzioni applicate per lo svolgimento di particolari atti di commercio. Regola di Oléron, norme francesi fondate su antiche consuetudini (sec. XII-XIII) e applicate al commercio marittimo. Regola di York e Anversa, raccolta di norme internazionali relative all'istituto dell'avaria comune e alla ripartizione degli oneri. Di queste regole, elaborate originariamente nei congressi di York (1864) e di Anversa (1877), si sono avute, nel tempo, varie edizioni. Quasi tutti i contratti di trasporto marittimo stipulati e le relative polizze di carico contengono la clausola che l'eventuale avaria comune dovrà essere regolata in base a tali norme. Regola di Amburgo, norme stabilite sotto gli auspici della Camera di Commercio di Amburgo (1919): riguardano le condizioni tipo per le assicurazioni marittime. Regola dell'Aia, approvate nel 1921, definiscono un prototipo di polizza di carico nel quale sono contenute importanti clausole sulla responsabilità dell'armatore. Regola di Vienna, insieme di norme, definite nel 1926, che regolano i rapporti di debito e credito nelle operazioni finanziarie tra contraenti appartenenti a Paesi diversi. Regola di Varsavia, definite a Varsavia nel 1928, riguardano la compravendita a cui si applica la clausola c.i.f. (costo-assicurazione-nolo). Regola proporzionale, in campo assicurativo, sistema adottato per determinare l'indennizzo all'assicurato che abbia stipulato un contratto per un ammontare inferiore al valore dei beni assicurati.
Aerodinamica
Le cospicue resistenze d'onda, che generalmente caratterizzano le combinazioni di superfici portanti e di fusoliere nel volo a velocità transoniche e supersoniche, possono venir considerevolmente ridotte mediante la cosiddetta regola delle aree delle sezioni elaborata dallo statunitense R. T. Whitcomb. Partendo dal principio che vistosi incrementi delle resistenze d'onda traggono origine dal sommarsi delle supervelocità che le diverse parti del velivolo determinano nella corrente fluida che le investe, la regola punta a una marcata riduzione della resistenza d'onda attraverso l'avviamento delle sezioni del velivolo normali all'asse longitudinale; una diminuzione delle sezioni della fusoliera in corrispondenza dell'intersezione con l'ala (conferendo alla fusoliera la caratteristica sagoma a “vita di vespa”); applicando rigonfiamenti affusolati in corrispondenza del bordo d'uscita dell'ala e degli impennaggi. In questo modo le sezioni del velivolo variano, procedendo dal muso verso la coda, il più possibile similmente a quelle di un fuso di buona penetrazione, di opportuno disegno. Questa tecnica, che ha fornito risultati estremamente incoraggianti su alcuni velivoli transonici, può essere sfruttata anche per velivoli da velocità supersoniche, richiedendosi però in questo caso l'avviamento delle aree non delle sezioni normali all'asse del velivolo, ma di quelle definite da piani obliqui, la cui inclinazione aumenta al crescere del numero di Mach di volo.
Ecologia
Regole ecologiche: relazioni tra vari fattori ambientali, singoli o associati, e variazioni morfologiche o fisiologiche di alcuni organismi. In particolare, la regola di Bergmann mette in relazione il variare della taglia e del rapporto superficie/peso corporeo di alcuni vertebrati omeotermi con la temperatura ambientale;la regola di Gloger pone in relazione l'umidità ambientale e la variabilità di colore degli animali, mentre la regola di Jordan pone in relazione i caratteri di alcuni pesci Attinopterigi e la temperatura dell'acqua; nell'ambito di uno stesso gruppo, le specie viventi in acque più calde avrebbero un numero di vertebre inferiore a quello di specie di ambiente più freddo. Inoltre, la regola della pelliccia prende in considerazione il pelame dei Mammiferi e il piumaggio degli Uccelli, che sono più densi nei climi più freddi; la regola della luce mette in relazione l'illuminazione con la pigmentazione, e la regola del vento spiega il fenomeno del microapterismo (ali ridotte) e dell'apterismo (ali assenti) come adattamento morfologico.