impennàggio

sm. [sec. XX; da impennare1]. Superficie ausiliaria di un aeromobile, cui è affidato il compito di assicurare la stabilità e la controllabilità longitudinale e direzionale dell'aeromobile stesso o quanto meno di contribuirvi. In particolare, in una bomba, sia aerea sia da mortaio, l'insieme delle alette di coda aventi lo scopo di stabilizzarne la traiettoria non essendo le bombe animate dal movimento di rotazione assiale che statizza i proiettili. § Sull'elicottero l'impennaggio verticale ha solo funzioni stabilizzatrici ed è costituito da una semplice superficie fissa (deriva), mentre l'impennaggio orizzontale, generalmente monoblocco, può avere funzioni tanto stabilizzatrici (se a calettamento fisso) quanto di organo di governo (se a calettamento variabile). Sull'aeroplano gli impennaggi sono generalmente costituiti di due parti: quello orizzontale da uno stabilizzatore fisso e da un equilibratore mobile, quello verticale da una deriva fissa e da un timone mobile; l'impennaggio orizzontale è normalmente installato in coda, ma può venire eccezionalmente disposto nel muso del velivolo come negli aerei canard; l'impennaggio verticale è invariabilmente installato in coda. Sostanzialmente gli impennaggi si comportano come superfici alari tanto che in passato furono adottati impennaggi biplani; per tale motivo sono anche detti piani di coda. È relativamente frequente l'impiego di più impennaggi verticali, che si denominano: impennaggio monoderiva, quello con un solo piano verticale, bideriva, trideriva, ecc., quelli con due, tre, ecc. piani verticali. Sostanzialmente uguali sono gli impennàggi adottati nei dirigibili: posti in coda assumono una conformazione a croce potendo la deriva estendersi anche in parte sotto la carena.

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