piano (lessico)

Indice

sm. [sec. XIV; latino planum, pianura, neutro sostantivato dell'agg. planus, piano1].

1) Superficie piana: il piano della parete, del pavimento. In particolare, superficie piana orizzontale, specialmente quella che delimita superiormente un oggetto, una struttura: il piano del tavolo; posare una pentola sul piano della stufa; in piano, di cosa disposta orizzontalmente: la sedia non è bene in piano. Per estensione, livello: le due carreggiate dell'autostrada non sono sullo stesso piano. Con accezioni specifiche: A) in legatoria, piano del libro, le parti piane del blocco del libro che vengono coperte dai quadranti della rilegatura. B) In tecnologia, piano di riscontro o di paragone, prisma di acciaio la cui superficie superiore è piana e caratterizzata da un eccellente grado di finitura superficiale e da tolleranze geometriche di planarità molto ristrette. La lavorazione finale dei piani di riscontro consiste nella raschiettatura eseguita a mano. I piani di riscontro trovano largo impiego nelle attrezzerie e servono per controllare la planarità e l'ortogonalità di piccole superfici lavorate a mano con delle lime molto fini, con abrasivi o con il raschietto. I piani di riscontro vengono realizzati anche in granito: il costo più elevato è compensato da una maggior durezza e resistenza all'abrasione, e dalla assoluta stabilità nel tempo. Non richiedono perciò, come i piani di ghisa, una periodica raschiettatura per ripristinare la planarità della superficie. C) In marina, piano di galleggiamento, quello che coincide con la superficie dell'acqua nella quale la nave galleggia.

2) Distesa di terreno pianeggiante, pianura: lo sguardo scorre sui piani soleggiati; “E vanno pel tratturo antico al piano” (D'Annunzio).

3) Ripiano: i piani di una scaffalatura, della libreria. Negli edifici, ciascuno degli ordini di spazio sovrapposti compresi tra il pavimento e il soffitto e per lo più suddivisi in una serie di ambienti: una casa di tre piani; noi abitiamo al secondo piano; piano terra, piano rialzato, pianterreno, vedi piano (edilizia). In diritto privato, i proprietari degli ultimi piani di un edificio in condominio possono, salvo espresso divieto, costruire nuovi piani, purché non siano pregiudicate la stabilità e l'estetica dell'edificio.

4) Ente fondamentale, assunto come non definito, della geometria euclidea, detto perciò anche piano euclideo, vedi piano (matematica e geometria).

5) Nell'uso tecnico e scientifico, superficie piana, materiale o ideale, per lo più definita da un determinante specifico: il piano di fondazione di un edificio. In particolare: A) nelle ferrovie, piano caricatore, terrapieno posto nelle stazioni ferroviarie, accessibile ai veicoli stradali e costruito in modo da essere allineato col pavimento dei carri merci. Il piano caricatore è delimitato da un muretto lungo il quale si trovano i binari. La lunghezza e la larghezza del piano variano secondo l'importanza delle stazioni. B) In aeronautica, piano di coda, vedi impennaggio. C) Nelle miniere, piano inclinato, la via di carreggio inclinata, a semplice o a doppio binario, sulla quale i vagonetti salgono trainati da un argano e scendono trattenuti da un freno; il piano viene detto automotore se la sua inclinazione coincide con l'angolo limite. D) In mineralogia, piano di sfaldatura, vedi sfaldatura; piano di simmetria, vedi cristallo. E) In fitogeografia, piano di vegetazione, ognuna delle fasce di vegetazione sovrapposte in senso altitudinale o susseguentisi nel senso della latitudine causa le variazioni di clima, alle quali corrispondono diversi possibili climax. In Italia si hanno: il piano mediterraneo, costiero, con bosco climax di leccio (se ne può sottodistinguere un altro più termofilo dell'oleastro e carrubo); il piano collinare, al piede delle Alpi, sugli Appennini e sui monti delle isole, con bosco climax di roverella (a nord in zone silicee e più piovose la rovere); il piano padano, di pianura, con bosco climax di farnia; il piano submontano, nelle Alpi e Appennini, con bosco climax di faggio (con o senza abete bianco); il piano montano e subalpino, nelle Alpi, con boschi climax di abete rosso (di qui in avanti i piani per l'Appennino non sono ancora ben definiti); il piano alpino inferiore, con boschi di larice, pino cembro e arbusteti di rododendro; il piano alpino vero e proprio, con pascoli climax di carice curva (Carex curvula); il piano nivale, con licheni. F) In geologia, unità cronostratigrafica di ordine inferiore alla serie cui corrisponde come unità geocronologica l'età; rappresenta l'unità base di lavoro nelle classificazioni cronostratigrafiche. Si definisce per mezzo di una “sezione tipo”, rappresentativa di una successione di rocce formatasi durante una certa età della storia della Terra. Viene indicato facendo riferimento alle località in cui è stato istituito, per esempio Piacenziano, Astiano, ecc. G) In fisica, per piano di polarizzazione e piano di vibrazione, vedi polarizzazione; per piano di incidenza e piano di riflessione, vedi riflessione; in ottica geometrica, per piani coniugati, piano focale, piano nodale, piani principali, vedi sistema ottico. H) In elettrologia, piano di prova, dispositivo costituito da un elettrodo conduttore piano con un manico isolante, usato per determinare la densità superficiale di carica di un corpo elettrizzato; tale densità di carica è proporzionale alla carica che si deposita sul piano di prova poggiato sul corpo elettrizzato e poi allontanato bruscamente da esso. La carica depositata si misura con un elettrometro. I) Nella scienza delle costruzioni, piano di sollecitazione, piano teorico sul quale giacciono le forze esterne complanari agenti su un elemento strutturale, del quale contiene anche la fibra media.

6) Ciascuna delle sezioni in cui si può immaginare scomposta una visione o rappresentazione prospettica: primo piano, quello più vicino rispetto a chi guarda. In particolare, nella tecnica fotocinematografica, piano di ripresa, campo inquadrato dalla macchina da presa, che dipende dalla distanza di ripresa e dall'obiettivo impiegato; piano focale, piano sul quale l'obiettivo mette a fuoco l'immagine del soggetto ripreso. Su questo piano si deve disporre la pellicola per l'effettuazione della ripresa. La sua posizione relativa all'obiettivo viene individuata per mezzo del vetro smerigliato o di un altro sistema per il controllo della messa a fuoco. Per il primo piano e il piano americano, vedi campo.

7) Fig., posizione che una persona o cosa occupa rispetto ad altre: figura, persona di primo piano, molto importante e autorevole in un dato ambiente, in un'attività e simili; mettere due cose sullo stesso piano, attribuire loro la stessa importanza. Anche punto di vista sotto cui si considera qualche cosa: provvedimento utile sul piano organizzativo; porre la questione su un altro piano, esaminarla da un altro punto di vista.

8) Nell'alpinismo, sinonimo di terrazza. Nella ginnastica, piano di salto, uno dei grandi attrezzi della palestra, costituito da una pedana che poggia su un sostegno orizzontale. Serve per l'esercitazione di corsa e passo in salita e per il salto in basso. Al pl., piano del corpo, quelli immaginari che dividono il corpo dell'atleta (per esempio, piano sagittale, piano frontale, piano orizzontale).

9) In meccanica, macchina semplice costituita da una superficie piana inclinata sull'orizzontale di un certo angolo. Appoggiando sul piano un corpo di peso p perché resti in equilibrio, in assenza di attriti, è necessario applicare al corpo una forza F, che insieme alla forza peso dia una risultante avente direzione perpendicolare al piano inclinato e passante per la superficie d'appoggio. Quando la forza F è parallela alla lunghezza l del piano la condizione di equilibrio è , dove h è l'altezza del piano; "Per la figura 1 vedi il lemma del 15° volume." il vantaggio statico è , cioè maggiore di 1, per cui si ha una macchina vantaggiosa. Quando la forza F è parallela alla base b del piano "Per la figura 2 vedi il lemma del 15° volume." per l'equilibrio del corpo bisogna avere ; il vantaggio statico è , per cui la macchina è vantaggiosa solo quando la lunghezza della base è maggiore dell'altezza h.

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