Astiano

agg. e sm. [dal nome di Asti]. Piano geologico del Pliocene superiore istituito nel 1853 da G. de Rouville nei dintorni di Asti per indicare una serie regressiva di deposito litorale formato da sabbie giallastre. Per molti stratigrafi la validità dell'Astiano, come piano indipendente sovrapposto al Piacenziano, è messa in discussione per la tendenza a considerarlo come una facies diversa, ma coeva di quello. Per altri l'Astiano ha un significato ben preciso solo in senso strettamente cronostratigrafico e in questi termini abbraccia tutti i terreni sicuramente riferibili al Pliocene superiore in base ai dati paleontologici e alle correlazioni stratigrafiche. In Italia l'Astiano è ben rappresentato nella parte centrale del bacino terziario piemontese con affioramenti della potenza di decine di metri, mentre nel sottosuolo padano gli spessori dedotti mediante perforazioni profonde variano da pochi a oltre mille metri, prevalentemente costituiti da sabbie. Lungo la penisola gli affioramenti e i depositi astiani sono numerosi e spesso di notevole potenza, con argille alternate a sabbie o più spesso solo sabbie. In Sicilia i depositi sabbiosi precedentemente riferiti all'Astiano in base allo studio delle microfaune abbracciano un intervallo più ampio, dal Pliocene inferiore al Pleistocene.

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