lisozima
sm. (pl. -i) [da lisi+enzima]. Enzima presente nelle secrezioni lacrimali, nella saliva e nel siero dei Mammiferi, isolato anche nelle secrezioni di alcuni invertebrati, nel bianco d'uovo, nei Funghi, nel latice delle piante. Ha struttura chimica di proteina basica, con peso molecolare pari a 14.000 ca., formata da una catena lineare di 129 amminoacidi. Il lisozima è una mucopolisaccaridasi che catalizza l'idrolisi dei legami 1-4 glucosidici tra gli ammino-zuccheri delle lunghe catene polisaccaridiche costituenti la parete cellulare dei germi Gram-positivi. Pertanto, allorché un germe Gram-positivo viene a contatto con il lisozima, la sua parete cellulare si dissolve e il microrganismo si trasforma in protoplasto. Il lisozima è considerato una delle più importanti sostanze fisiologiche di difesa antinfettiva, preposta alla protezione dei territori (cavo orale, congiuntiva, vagina, ecc.) che più facilmente vengono a contatto con i microrganismi patogeni. Preparazioni di lisozima trovano impiego in medicina come antiflogistici, antibatterici e antivirali, specie in campo oculistico.