antivirale
agg. e sm. [anti-2 +virale]. Farmaco che trova impiego nel trattamento delle malattie infettive prodotte da virus, come l'influenza, l'herpes, la varicella, il vaiolo, le epatiti virali, l'AIDS, eccetera. Data la particolare struttura e la modalità di trasmissione dei virus, i farmaci antivirali sono in genere sostanze che interferiscono con l'adesione del virus alle cellule dell'ospite o con i meccanismi di replicazione virale. A eccezione di alcuni (come l'aciclovir e l'amantidina), gli antivirali oggi noti sono gravati da una tossicità non trascurabile e da altri effetti indesiderati abbastanza rilevanti. Pertanto allo stato attuale la lotta contro i virus e le malattie virali viene affidata preferibilmente, quando possibile, ai vaccini, cioè sospensioni di virus inattivati o uccisi che inducono nell'ospite la produzione di anticorpi specifici, grazie ai quali egli diventa resistente all'infezione, o agli anticorpi monoclonali, capaci di distruggere selettivamente le cellule infettate. Da questi ultimi i ricercatori si attendono sviluppi importanti.