cisteina
Indicesf. [da cisti+-ina]. Amminoacido solforato, componente ordinario delle proteine animali e vegetali. È chimicamente l'acido 2-ammino-3-mercaptopropionico, di formula
La cisteina è contenuta in percentuali notevoli nella lattoalbumina del latte e nella cheratina; è anche presente nella struttura del coenzima A e del glutatione. Nei tessuti la cisteina si converte facilmente nel prodotto di ossidazione cistina, da cui per riduzione si ha il ripristino della cisteina
Cistina e cisteina costituiscono pertanto un sistema biologico di ossidoriduzione al quale spetta un ruolo di grande importanza nell'ambito dei processi biochimici cellulari. La presenza della cisteina nella dieta non è indispensabile per l'uomo e per gli animali superiori in genere, in quanto tale amminoacido viene sintetizzato nell'organismo a partire dalla serina. La cisteina è al contrario un essenziale fattore di crescita per alcuni microrganismi (Haemophilus influenzae, Pasteurella turalensis, ecc.), i quali non sono in grado di operare la sua biosintesi. Nel fegato la cisteina viene trasformata dall'enzima cisteindesulfidrasi in ammoniaca, acido solfidrico e acido piruvico, il quale viene ulteriormente degradato nel ciclo di Krebs oppure utilizzato per la neoglucogenesi. La cisteina viene talora impiegata in medicina per favorire la cicatrizzazione di piaghe e ferite e nella profilassi delle malattie provocate da raggi.