Lessico

sm. [sec. X; latino annus].

1) Intervallo di tempo nel quale la Terra compie una rivoluzione intorno al Sole. Più in generale il termine si usa nello stesso senso riferito agli altri pianeti: anno di Marte, anno di Venere, ecc. Con riferimento all'anno civile: anno corrente, presente, quello in corso; anno scorso, passato, precedente quello in corso; anno prossimo, venturo, quest'altr'anno, successivo a quello in corso; l'anno prima, avanti, precedente quello di cui si parla; contr.: l'anno dopo; l'anno seguente; in capo all'anno, entro la fine di esso; in capo a un anno, dopo un periodo di dodici mesi; capo d'anno (o Capodanno), primo giorno dell'anno; buon anno, augurio di buona fortuna espresso all'inizio dell'anno; anno nuovo, iniziato da poco o che sta per cominciare. Frequente nell'indicazione delle date: l'anno 202 avanti Cristo; l'anno 313 dopo Cristo (o dell'era volgare); nell'anno di grazia (o del Signore) 1492, tutte loc. che si riferiscono al periodo storico terminato o iniziato con la nascita di Cristo.

2) Intervallo di dodici mesi, che non coincide con l'anno civile, i cui limiti sono determinati dagli estremi entro i quali si svolge una data attività periodica: anno scolastico, accademico, compreso tra l'inizio delle lezioni di una scuola o di un'università e l'inizio dell'anno successivo; anche corso annuale di lezioni e di studi: frequenta il secondo anno di medicina; anno commerciale, periodo di tempo costituito convenzionalmente da 360 giorni; trova applicazione nel calcolo dell'interesse e dello sconto in computisteria e in matematica finanziaria; anno finanziario, periodo di tempo cui si riferiscono le entrate e le spese indicate in un bilancio. Può coincidere o non coincidere con l'anno solare (per esempio l'anno finanziario per lo Stato italiano coincide con l'anno solare solo dal 1965: prima di tale data andava dal 1º luglio al 30 giugno); anno giudiziario, coincide con l'anno solare e si svolge sulla base di un calendario che stabilisce i modi, i termini e le funzioni per l'ordinato espletamento dell'attività stessa. Si apre in forma solenne presso la Corte di Cassazione e le Corti di Appello (vedi anche ordinamento). Per estensione, periodo di tempo corrispondente a un anno civile, contrassegnato da avvenimenti specifici, che si ripete a intervalli regolari.

3) Durata, spesso approssimativa, di dodici mesi, il cui inizio è segnato da un fatto specifico o rimane imprecisato: il contratto d'affitto dura tre anni; oggi è un anno che non lo vedo; va a Roma sei volte all'anno; cambia macchina ogni anno; tre anni fa, or sono, tre anni addietro. Per estensione, al pl., tempo, vita: con l'andar degli anni; anni e anni, molto tempo; iperb.: ci mette degli anni per fare un lavoro; in questi anni la canzone inglese si è diffusa in tutto il mondo; gli anni Venti, Trenta, il periodo che va rispettivamente dal 1920 al 1929 e dal 1930 al 1939; a mezzo gli anni, a metà della vita; “Vola il tempo e fuggon gli anni” (Petrarca). In particolare, età (rispetto al giorno di nascita o di origine): giovane di vent'anni; devo cambiare la macchina, ha ormai cinque anni; un vino vecchio di dieci anni; carico, grave d'anni, molto vecchio; andare in là con. gli anni, invecchiare; portar bene gli anni, mostrare aspetto giovanile: i verdi anni, la giovinezza.

4) Nei significati di annata: per la vendemmia è stato un anno discreto; l'anno commerciale si conclude in attivo.

Astronomia

Il concetto di anno, nel corso della storia, assunse diversi significati e differenti riferimenti astronomici secondo le concezioni religiose, cosmogoniche e filosofiche, nonché secondo le conoscenze tecnologiche dei vari popoli che affrontarono il problema della definizione del calendario, del quale l'anno solare e l'anno lunare sono le unità di misura e le unità di tempo che ne rappresentano la periodicità; la precisione nella misura dell'anno solare è appunto da considerarsi come un indice del livello tecnologico di coloro che lo definirono. Si distingue fra: A) Anno tropico o anno solare o, in senso lato, anno civile, intervallo di tempo nel quale il Sole compie una rivoluzione apparente, ovvero ritorna alla stessa longitudine (o allo stesso equinozio), e comprende 365,2422 giorni solari medi; da esso deriva l'anno civile, composto, dopo la riforma gregoriana del calendario, da 365,2425 giorni. La frazione di giorno si sopprime negli anni comuni e si aggiunge ogni quattro anni all'anno detto bisestile (di 366 giorni); la frazione residua di 0,0003 giorni richiede che non siano bisestili gli anni terminanti con due zeri, a meno che non siano divisibili per 400. L'anno civile inizia il 1º gennaio e termina il 31 dicembre; B) Anno sidereo, intervallo di tempo che intercorre fra due successive identiche posizioni del Sole rispetto a una stessa stella; l'anno sidereo è lungo 365,2564 giorni solari medi; C) Anno anomalistico, intervallo di tempo fra due passaggi successivi della Terra al perielio; poiché questo punto si muove, in quanto tutta l'orbita della Terra ruota verso E, l'anno anomalistico è più lungo di quasi cinque minuti dell'anno siderale e dura precisamente 365,2596 giorni solari medi; D) Anno draconitico, intervallo di tempo fra due successivi passaggi del Sole attraverso lo stesso nodo dell'orbita lunare; per la retrogradazione di questo (vedi Luna), l'anno draconitico dura solo 346,62 giorni solari medi; E) Anno lunare, composto da 12 mesi sinodici, è, cioè, il periodo di tempo che intercorre fra 12 successivi passaggi della Luna attraverso la stessa fase (per esempio luna piena); dura 354 giorni solari medi; F) Anno besseliano, o annus fictus, è ancora l'anno tropico, ma iniziato, per comodità di calcolo, quando il Sole ha 18h40m esatti di ascensione retta, o, ciò che è lo stesso, 280º esatti di longitudine media, il che avviene ancora nello stesso periodo di tempo del Capodanno civile. Nel significato più generale di anno, indicante l'intervallo di tempo necessario per il completarsi di un intero ciclo di un fenomeno astronomico periodico, si hanno le accezioni di anno platonico e di anno cosmico. L'anno platonico è un periodo di ca. 25.700 anni durante il quale la linea dei nodi equinoziali percorre una rivoluzione completa sul piano dell'eclittica. Deriva il nome dall'anno perfetto di Platone (Timeo), dopo il quale il giorno, l'anno solare, il mese lunare e le rivoluzioni dei cinque pianeti allora conosciuti riavranno lo stesso inizio; l'anno cosmico è il tempo richiesto perché il Sole compia un'intera rivoluzione attorno al centro della Galassia (ca. 225 milioni di anni); G) Anno vago, computo del calendario egizio nel quale veniva assegnato all'anno civile una durata pari a 365 giorni solari con un difetto quindi di ca. un quarto di giorno nei confronti dell'anno tropico e di quello sidereo. Esso, quindi, subiva un anticipo progressivo, “vagava” attraverso le stagioni con un ciclo di 1461 anni che era detto “il grande anno” e anche “ciclo di Sothis”.

Religione

In termini religiosi generali, l'anno è sentito come ciclo sacro, la cui apertura equivale a un ripetersi della creazione e la chiusura a una regressione al caos, cui fa seguito immediatamente l'inizio del nuovo ciclo. La celebrazione dell'inizio dell'anno coincide spesso con momenti importanti per la vita della comunità (equinozio di primavera o d'autunno; solstizio d'inverno; apertura o chiusura del ciclo del raccolto). La sua equivalenza a un ripetersi della cosmogonia rivela la concezione del ciclo dell'anno come “cosmo temporale”, per cui l'anno è immagine dell'universo che vive e si ricrea continuamente. Nella religione cristiana, il ciclo dell'anno si chiama più precisamente anno liturgico e si articola in un ciclo di Natale (Avvento, Natale, Epifania) e in un ciclo di Pasqua (dalla domenica di Settuagesima, alla Quaresima, Pasqua, Ascensione, Pentecoste). Quindi segue una serie di domeniche “dopo Pentecoste”, fino al successivo Avvento. L'anno liturgico della Chiesa orientale è basato sulla Pasqua e si divide in tre periodi: le dieci domeniche prima di Pasqua, il tempo pasquale, il resto dell'anno. § Anno sabatico, secondo la legge mosaica (Esodo 21,2-6; Deuteronomio 15,1-3; 15,12-18; 31,10-13; Levitico 25 e seguenti) l'anno che, ogni sette, equivaleva a un “sabato”: la terra doveva rimanere incolta; i debiti erano rimessi e gli schiavi liberati. § Anno santo, periodo di fruizione dell'indulgenza giubilare (vedi giubileo).

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