Ordos
IndiceGeografia
Regione desertica della Cina, nella Mongolia Interna, limitata a W, N ed E dal corso del Hwang He (Fiume Giallo) e a S dalla Grande Muraglia. Il territorio è costituito da un altopiano elevato in media 1100-1200 m ed eccezionalmente arido (ca. 100 mm annui di precipitazioni). La popolazione (Mongoli Ordos) è dedita alla pastorizia nomade. In cinese, O-erh-to-ssu.
Storia
Invaso nel sec. II a. C. dagli Unni dell'Asia orientale (o Hsiung-nu), il territorio dell'odierno Ordos fu conquistato intorno al 127 a. C. dai Cinesi su cui regnava allora l'imperatore Wu della dinastia Han. Nel periodo delle Cinque Dinastie (907-960 d. C.) fece parte dello Stato di T'ang (923-937); successivamente divenne il cuore dello Stato tanguto di Hsi-hsia. Distrutto da Gengis Khān nel 1227, nel sec. XV il territorio venne occupato da alcune tribù nomadi dette Ordos, appartenenti al gruppo dei Mongoli occidentali, che sotto i successori di Gengis avevano fatto parte dell'ala destra delle tribù mongole dell'impero gengiskhamide. Costituitosi nel sec. XVII l'impero Oirato, le tribù Ordos ne fecero parte, finché esso non venne distrutto dai Cinesi (1758). Divenuti vassalli di questi ultimi gli Ordos godettero tuttavia, fino alla caduta della dinastia mancese, di una relativa autonomia. Durante il movimento per l'autonomia della Mongolia Interna, sorto negli anni attorno al 1930 e capeggiato da Demchukdomgrob (detto in cinese Teh Wang), la popolazione dell'Ordos partecipò attivamente alla lotta in corso.
Archeologia e arte
L'Ordos fu sede di alcuni dei più importanti insediamenti umani paleolitici cinesi, risalenti al tardo Pleistocene al tempo della quarta glaciazione himalayana; le stazioni preistoriche più note sono quelle di Sjara-Osso-Gol e di Choei-Tong-Keou. Scavate e studiate per la prima volta da P. Teilhard de Chardin, M. Boule, H. Breuil e E. Licent nel 1923-24, le industrie dei due siti si collocano nella fase di transizione tra Paleolitico medio e Paleolitico superiore. Nuovi scavi condotti da archeologi cinesi a Choei-Tong-Keou tra il 1960 e il 1980 e a Sjara-Osso-Gol a partire dal 1950 hanno portato al rinvenimento di industria, fauna e, in quest'ultimo giacimento, di numerosi resti umani. Sono note diverse datazioni assolute ottenute con il metodo del 14C (17.250±210 a. C. e 26.230±800 a. C.) e col metodo del disequilibrio dell'uranio (34.000±2000 a. C. e 38.000±2000 a. C.) per Choei-Tong-Keou; col metodo del 14C (35.340±1900 a. C.) per Sjara-Osso-Gol. § L'arte bronzistica fiorita in questa regione si sviluppò dal sec. XV al sec. III a. C. sullo stimolo costante di confluenze culturali diverse dalle quali derivò apporti vitali per la definizione di autonomi caratteri stilistici. Partecipe delle esperienze metallurgiche e delle convenzioni estetiche scito-siberiane e cinesi l'arte dell'Ordos svolse, nei suoi precisi caratteri di cultura di frontiera (sui portatori della quale si sono avanzate ipotesi diverse), funzione di tramite tra il mondo delle Steppe e la civiltà cinese, determinando incontri sino-siberiani attraverso elementi delle fasi culturali di Karasuk e di Tagar e della Cina Chou e Han. L'originale interpretazione del tema animalistico (soprattutto la particolare immagine dell'animale raggomitolato) configura l'arte dell'Ordos come una delle maggiori correnti stilistiche dell'arte delle steppa.