Ōirat
gruppo (talvolta pure designato nelle storie dell'Asia centrale come Calmucchi o Zungari) formato dalle quattro tribù mongole Cǒros, Dörböt, Qošot, Torgut (o Calmucchi in senso stretto), ricompreso in quello degli Eleuti o Mongoli occidentali. Stanziati all'inizio del sec. XII nella zona a ovest del lago Bajkal, gli Ōirat, intorno alla prima metà del sec. XV, fondarono nella Mongolia occidentale un impero potente tanto che persino l'imperatore cinese Ying-tsung (1435-49) fu da loro sconfitto e fatto prigioniero a Tu-mu, mentre Pechino veniva assediata. Nomadi bellicosi e indomiti, costituirono per molti secoli un gravissimo pericolo per i popoli vicini e tra il Seicento e il Settecento, occupando la Mongolia orientale e, quindi, il Tibet, giunsero a minacciare la stessa Cina. L'incubo degli Ōirat si dissipò solo quando i Manciù, non potendo più a lungo tollerare la costante minaccia da essi rappresentata alle frontiere dell'impero cinese, li affrontarono in campo aperto (1757) sconfiggendoli (1758) e distruggendo quindi completamente il loro impero. La popolazione oirata, spietatamente e indiscriminatamente decimata dalle truppe mancesi di Ch'ien-lung (1735-96), trovò scampo solo in minima parte presso gli affini Calmucchi del Volga. I discendenti degli Ōirat sono oggi una delle più importanti frazioni dei Mongoli, stanziata nella regione dall'Altaj all'Helanshan.