steppa, arte della-
denominazione sotto la quale si riuniscono le manifestazioni di arte animalistica dei popoli delle steppe euroasiatiche, in una vasta geografia che va dal Fiume Giallo al Danubio, sviluppatesi dalla metà del II millennio al sec. II a. C. L'arte delle steppe si produsse in origine dall'incontro di culture diverse e lontane tra loro (siberiane, scitiche, caucasiche, iraniche) sulle quali agirono variamente le influenze della Cina e dell'Asia Anteriore. Un'importante funzione di tramite tra il mondo delle steppe e la civiltà cinese fu svolta dall'arte bronzistica dell'Ordos. L'arte delle steppe conobbe la sua fase più alta, alla fine del sec. VIII a. C., con lo stile animalistico degli Sciti (contemporaneo di quello dei Sarmati nelle steppe russe del Volga e dei Saci nell'Asia centrale), alimentato da apporti culturali diversi, tra cui quello ellenico, che dette vita nei sec. V-IV a. C. alla cosiddetta fase greco-scita. Le documentazioni più importanti dell'arte delle steppe, costituite da ornamenti per armi, bardature e oggetti vari d'oreficeria, sono limitate al periodo della sua maggiore fioritura, come attesta la qualità degli oggetti rinvenuti nei tesori di Ziwiye (Iran), dell'Oxus (Asia centrale), di Pazyryk (Altaj) e in numerose altre sepolture appartenenti alla cultura di Tagar.