Gruppo degli Òtto

minazione assunta da due distinti gruppi di pittori, l'uno statunitense, l'altro italiano. § Il sodalizio di pittori statunitensi (The Eight) si costituì a New York nel 1908 in opposizione ai criteri di impostazione artistica e culturale che caratterizzavano l'attività della National Academy ed era formato da R. Henri, A. B. Davies, J. Sloan, G. Luks, M. Prendergast, E. Lawson, W. Glackens, E. Shinn. Animati da un comune ideale di rinnovamento artistico basato sull'ispirazione di immagini immediate e spontanee della vita americana, gli otto artisti, raccolti attorno al loro maggiore esponente R. Henri, tennero la prima mostra nel 1908 alla Galleria Macbeth di New York, suscitando interesse favorevole da parte della critica più aggiornata ai fatti dell'arte europea. Nel 1910 gli Otto figurarono con altri artisti alla prima Independent Artists Exhibition e la loro attività continuò fino al 1913, anno della famosa Esposizione dell'Armory Show. Anche se pressoché comuni erano taluni caratteri di fondo dell'immagine pittorica, dal gruppo emersero le personalità di Sloan, Luks, Glackens e Shinn, più sensibili a una pittura di impegno sociale. § L'orientamento del gruppo di pittori italiani, definiti “astratto-concreti” dal critico L. Venturi (che dedicò loro un libro nel 1952), determinò, già alla Biennale di Venezia del 1948, la crisi degli ideali e dell'impegno collettivo rappresentati dal Fronte Nuovo delle Arti. Gli otto pittori, che svolsero una così importante azione chiarificatrice nel clima della cultura artistica italiana dell'immediato dopoguerra, furono Afro, Birolli, Corpora, Vedova, Moreni, Santomaso, Turcato e Morlotti. Alla Biennale del 1950, ma soprattutto a quella del 1952, la posizione degli Otto risultò nettissima nell'immediato confronto con la schiera dei realisti capeggiata da Guttuso. Tra il 1952 e il 1954 gli interessi individuali degli Otto ebbero definizione diversa di ricerca secondo i vari orientamenti dell'arte contemporanea, allora accentrata sulle poetiche dell'astrattismo e dell'informale.