Morlòtti, Ènnio
pittore italiano (Lecco 1910-Milano 1992). La sua preparazione artistica è avvenuta all'Accademia di Brera, dove studiò con A. Funi e A. Carpi. L'adesione al movimento di “Corrente” e un soggiorno a Parigi, dove ebbe interessi per Cézanne e Bonnard, dispersero quella parte di insegnamento accademico caratterizzato dalla cultura del gruppo “Novecento”. Sensibile al paesaggio, ne diede un'interpretazione inizialmente picassiana, poi secondo la lucida costruzione della pittura di paesaggio di Morandi (Paesaggio di Mondonico, 1942). Nel 1946 fece parte del Fronte Nuovo delle Arti e nel 1952 del Gruppo degli Otto; successivamente svolse la sua ricerca al di fuori dalle partecipazioni di gruppo, convergendo precocemente verso l'orientamento dell'arte informale. Più tardi restrinse il suo mondo pittorico ad alcuni aspetti del paesaggio (sottobosco, cielo, girasoli, terra verde e bruna) resi con una pittura a intensi e tormentati impasti di materia, in un ambiguo superamento della visione naturalistica. Nelle opere più mature mostrò interesse per nuovi rapporti tra figura e paesaggio.
Ennio Morlotti. Paesaggio a Monticello (1941).
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