Funi, Achille
Indicepittore italiano (Ferrara 1890-Appiano Gentile 1972). Diplomatosi nel 1910 presso l'Accademia di Brera (dove poi insegnò dal 1939 al 1960), nel 1914 aderì al movimento futurista. Nel 1922 fu tra i fondatori del gruppo “Novecento”, nel cui ambito rappresentò la tendenza classicheggiante. Le sue figure femminili, le nature morte, i ritratti, al di là dell'esplicita aspirazione neoclassicistica, stabiliscono un'eclettica gamma di riferimenti culturali, in parte connessi alla tradizione artistica ferrarese (Venere innamorata, Malinconia; Milano, Galleria d'Arte Moderna; Autoritratto, Milano, collezione Pallini). Importante la sua opera di frescante e di mosaicista (decorazioni ad affresco per le Triennali di Milano dal 1930 al 1940; affreschi nella chiesa del Cristo Re a Roma, in S. Giorgio Maggiore e nel Palazzo di Giustizia a Milano; grande mosaico nella basilica di S. Pietro a Roma).
Achille Funi. La terra, 1921.
De Agostini Picture Library/G. Cigolini
Bibliografia
G. De Chirico, Achille Funi, Milano, 1940; P. Torriano, Achille Funi, Milano, 1944; O. Vergani, Achille Funi, Milano, 1949; L. De Grada (a cura di), Achille Funi, Milano, 1987.