Crotóne (città)
Indicecapoluogo della provincia omonima, 8 m s.m., 179,83 km², 60.936 ab. secondo una stima del 2007 (crotoniati), patrono: san Dionigi Aeropagita (9 ottobre).
Generalità
Città della Calabria posta sul litorale ionico, alla destra della foce del fiume Esaro. "Per la pianta della città vedi al lemma dell'Aggiornamento 1995" L'abitato rivela nella struttura due principali fasi di sviluppo storico: a E, su una ripida altura che si protende nel mar Ionio, si raccoglie il nucleo urbano più antico (corrispondente all'area del primitivo insediamento ellenico), racchiuso entro la cerchia di mura medievali; a W si stendono i quartieri moderni, costruiti a partire dal 1870 e caratterizzati da strade rettilinee e da una planimetria regolare. Nel 1996 subì gravi danni in seguito a una piena del fiume Esaro. È sede arcivescovile.
Storia
Fondata da coloni achei alla fine del sec. VIII a. C., Croton divenne rapidamente uno dei più noti centri della Magna Grecia, celebre per i suoi atleti (tra cui Milone) e per le fiorenti attività commerciali. Fondò alcune subcolonie, tra cui forse Caulonia, e raggiunse notevole potenza. Fu avversaria di Locri, dalla quale fu sconfitta in una celebre battaglia al fiume Sagra (seconda metà del sec. VI a. C.). Nel 532 a. C. vi si stabilì Pitagora, che ebbe un ruolo determinante nella costituzione di un partito di aristocratici che per qualche tempo governò la città. Vittoriosa su Sibari (510 a. C.), visse il conflitto tra democratici e pitagorici fino all'espulsione di questi ultimi. Prosperò, grazie al porto commerciale e all'estensione dei domini, fino alla sconfitta subita nel 389 a. C. a opera di Dionisio I di Siracusa nella battaglia dell'Elleporo. Assoggettata nel 299 a. C. da Agatocle, soffrì per l'espansione dei Lucani, dei Bruzi e infine dei Romani, che la conquistarono nel 277 a. C. Avendo ospitato Annibale fino alla sua partenza per l'Africa nel 203 a. C., cadde in disgrazia e nel 194 a. C. vi fu dedotta una colonia romana. Nei secoli successivi visse un lungo e grave declino. Nel Medioevo fu sede di un presidio bizantino e dall'età normanna modificò il suo nome in Cotrone. Nel 1284 fu concessa dagli Angioini ai Ruffo di Catanzaro. Nel sec. XVI gli spagnoli le concessero ampi privilegi, ne fecero restaurare il castello e ne potenziarono il porto. Nuovamente decaduta nei sec. XVII-XVIII, fu saccheggiata dalle bande del cardinale Ruffo (1799) e poi presa e spogliata da inglesi e francesi (1806). Nel 1928 la città riprese il nome antico. È diventata capoluogo di provincia nel 1992.
Arte
Il duomo di Crotone, dedicato all'Assunta, fu innalzato nel sec. XVI e rimaneggiato nel Seicento e alla fine dell'Ottocento; la pregevole facciata neoclassica è aperta da tre portali e l'interno, a tre navate divise da pilastri, custodisce il Tesoro, con il prezioso calice donato nel 1626 da Filippo IV di Spagna. Il castello aragonese, sorto nel sito dell'antica acropoli per volere del viceré di Napoli don Pedro di Toledo (1541), ha un'ampia mole a pianta poligonale, con due massicci torrioni. Degne di nota sono la chiesa dell'Immacolata (nell'interno, a navata unica, sono presenti ricche decorazioni settecentesche e notevoli tele raffiguranti Scene della vita di Maria) e la chiesa di San Giuseppe, con sontuosi altari adorni di stucchi e interessanti statue lignee dei sec. XVII-XVIII.
Musei
Il Museo Archeologico Nazionale conserva i reperti rinvenuti nell'area urbana e nella necropoli dell'antica Croton e negli scavi di capo Colonna: collezioni di ceramiche greche e italiote (sec.VII-III a. C.), le splendide monete incuse e le terrecotte di grande valore artistico e storico. Altri reperti sono custoditi, tra l'altro, al Museo Civico, allestito presso il castello aragonese. Molto interessante è l'Antiquarium di Torre Nao, ospitato in una torre d'avvistamento del sec. XVI; la raccolta comprende parte del carico di una nave romana proveniente dall'Asia Minore (sec. III), recuperato nei fondali di punta Scifo (ceramiche, oggetti in bronzo e altri materiali). Nelle splendide sale dell'ottocentesco palazzo Fonte-Calojro ha sede il Museo Provinciale di Arte Contemporanea.
Economia
Quella di Crotone è la principale area manifatturiera della Calabria: le industrie, che utilizzano l'energia degli impianti idroelettrici della Sila, operano nei settori metallurgico, chimico, farmaceutico, alimentare, del legno e dei materiali da costruzione. Crotone è, inoltre, importante centro commerciale e agricolo della zona del Marchesato, con coltivazioni di cereali, barbabietole da zucchero, agrumi, olivi, viti, ortaggi e alberi da frutto; è fiorente l'allevamento. Il porto, unico scalo naturale della costa ionica calabrese, è importante sia per il traffico di merci e materie prime sia come porto peschereccio. È sviluppato il turismo, grazie alle ampie spiagge e al patrimonio artistico e culturale.
Curiosità e dintorni
Da maggio a settembre la città ospita le Krotoniadi, con eventi artistici, culturali e sportivi che prendono vita tra riti e miti della Magna Grecia (danze pitagoriche, antiche libagioni ecc.). La città diede i natali probabilmente all'astronomo, matematico e filosofo pitagorico Filolao di Crotone (sec. V a. C.). Nei pressi di Crotone, a capo Colonna, circondato da un bosco sacro, sorgeva il grandioso complesso del tempio di Hera Lacinia (sec. VI-V a. C.), decorato da pitture di Zeusi e ricco di inestimabili tesori; di esso rimangono parte del basamento e una sola colonna dorica.