Crotóne (provincia)
Indiceprovincia della Calabria, 1717 km², 172.849 ab. (stima 2007), 100 ab./km², capoluogo: Crotone. Comuni: 27. Sigla: KR.
Generalità
Istituita nel 1992, privando la provincia di Catanzaro della sua parte orientale, è la provincia meno densamente abitata della regione, e la seconda dopo quella di Vibo Valentia per numero di abitanti. Si affaccia a E sul mar Ionio ed è delimitata dalle province di Cosenza e Catanzaro.
Territorio
Il territorio comprende a S quasi interamente la regione storica del Marchesato, caratterizzata da una parte pianeggiante lungo la costa e dalle pendici collinari di natura argillosa della sezione sudorientale dell'altopiano silano, mentre a N è delimitata dal corso del fiume Nicà, che per un tratto segna il confine con la provincia di Cosenza. Il settore centroccidentale del territorio provinciale è occupato dalle propaggini della Sila. La costa alterna tratti rocciosi e sabbiosi, costituiti dai sedimenti portati a valle dai corsi d'acqua, che hanno regime tipicamente torrentizio. I principali sono il fiume Tacina, che sfocia nel mar Ionio al confine con la provincia di Catanzaro, il fiume Neto, con il Vitravo, suo affluente, e il torrente Lipuda. Una parte del lago artificiale Ampollino, al confine con le province di Cosenza e di Catanzaro, rientra nella provincia. Le principali emergenze ambientali sono legate al dissesto idrogeologico, che si manifesta con fenomeni franosi e, dato il carattere torrentizio dei corsi d'acqua, con esondazioni periodiche, e al rischio sismico, abbastanza elevato. Ricade nel territorio provinciale una parte del Parco Nazionale della Sila, mentre l'ampia fascia costiera che va dal promontorio di capo Colonna a le Castella, con i fondali antistanti, costituisce l'Area Marina Protetta Capo Rizzuto. Il clima, di tipo mediterraneo lungo la costa, presenta una netta opposizione tra la stagione secca (da giugno ad agosto) e quella delle piogge (da ottobre a febbraio), il cui regime è caratterizzato da brevi e intensi rovesci, la cui azione erosiva sulle argille delle zone collinari, rafforzata dai venti, rende precario l'equilibrio dei suoli. La popolazione, in fase di contrazione a causa del permanere di un certo flusso migratorio verso altre province e regioni, e del saldo negativo del movimento naturale, si concentra soprattutto nel capoluogo, il cui peso demografico è abbastanza rilevante, ospitando circa un terzo dell'intera popolazione provinciale. Altri centri di una certa consistenza sono Cirò Marina, Isola di Capo Rizzuto e Cutro, che superano i 10.000 abitanti, seguiti da grossi borghi agricoli con scarse funzioni urbane, quali Petilia Policastro, Mesoraca, Cotronei e Cirò. La principale via di comunicazione è la SS 106, che costeggia tutta la Calabria ionica; in prossimità di Crotone si incrocia con la SS 107, che, oltrepassata la Sila, conduce a Cosenza. La provincia è attraversata dalla linea ferroviaria che, costeggiando la Calabria, unisce la linea tirrenica a quella Ionica. Il porto di Crotone, importante scalo della costa ionica calabrese, grazie al traffico di merci e materie prime che gestisce, svolge attività commerciali di un certo rilievo, coadiuvato anche dal locale aeroporto.
Economia
L'attività economica principale è l'agricoltura, che in seguito alla riforma del vecchio regime agrario e all'utilizzazione delle acque dei bacini silani a fini irrigui si è andata evolvendo e specializzando, in prevalenza, in colture redditizie, come quelle di cereali, ortaggi, frutta, olive e uva da vino, che alimentano una discreta produzione vinicola e olearia; un certo rilievo hanno la pesca e l'allevamento. L'industria si concentra nel capoluogo, dove usufruisce dell'attività del porto per l'approvvigionamento delle materie prime, ed è sviluppata principalmente nei settori chimico e metallurgico, che danno vita a due importanti complessi industriali; minor rilievo hanno i comparti meccanico, del legno, alimentare, farmaceutico e della ceramica. Il terziario fa capo quasi esclusivamente a Crotone dove, oltre ad attività amministrative, si concentrano quelle commerciali per i prodotti agricoli e i beni di consumo. Rilevante è il ruolo del turismo, che conta non solo sulle notevoli risorse artistico-culturali del capoluogo e su vari siti archeologici (tempio di Apollo Aleo, a punta Alice; scavi di Petelia, presso Strongoli; tempio di Hera Lacinia, a capo Colonna), ma anche sui centri della fascia costiera per il turismo balneare (come Cirò Marina, Torre Melissa, Marina di Strongoli ecc.), e sulle località dell'interno, dove si sta affermando il turismo escursionistico (Cotronei) e l'agriturismo.