Besançon
Indicecapoluogo del dipartimento del Doubs e della regione della Franca Contea (Francia), 281 m s.m., 114.900 ab. (stima 2004).
Generalità
Molto pittoresca e ricca di parchi e giardini, la città è situata su una penisola che si protende in un meandro incassato del fiume Doubs, ai margini del Giura; è nota per avere uno dei centri storici più eleganti e armoniosi dell'intera Francia, dominato dalla grande mole della Cittadella. Besançon è, sin dal sec. XVIII, il maggior centro francese per la produzione di orologi ed è un nodo d'intensi traffici, data la favorevole posizione che collega le strade che da Digione e Lione portano alla valle del Reno. È inoltre importante centro storico, artistico, culturale (è sede di università, fondata a Dôle nel sec. XV e qui trasferita nel 1691) e turistico, anche per la presenza dello stabilimento idrominerale della Mouillère.
Storia
Antica città gallica, Besançon (allora Besontio) fu conquistata da Cesare nel 58 a. C. e fu, in epoca imperiale, capitale della provincia Maxima Sequanorum. Conquistata dai Burgundi, passò poi ai Merovingi e infine (1038) all'Impero germanico. Ebbe, sotto il regime episcopale, evoluzione analoga a quella delle altre città tedesche e nel 1180 aveva una ben definita organizzazione comunale. Nel 1282 ottenne la qualità di repubblica dipendente dall'impero, fece tuttavia parte della Franca Contea e con questa del Ducato di Borgogna. Passò agli Asburgo quando questi ereditarono i domini della casa di Borgogna; godette di una certa autonomia fino al 1595 allorché, divenuta spagnola, Filippo II ne fece la capitale della Franca Contea. Passò definitivamente alla Francia sotto Luigi XIV in adempimento alla Pace di Nimega (1678) che assegnava alla Francia la Franca Contea.
Arte
La città è circondata quasi interamente da un'ansa del Doubs; solo un sottile istmo roccioso, occupato dalla cittadella eretta dall'architetto Sebastien de Vauban (da cui prende il nome), la unisce alla terraferma. Il nucleo antico comprende alcuni edifici medievali, notevoli palazzi del Rinascimento (costruiti nel periodo della dominazione austro-spagnola della Borgogna, 1477-1647, uno dei più prosperi per la città) e numerose chiese e palazzi barocchi (costruiti dopo l'annessione alla Francia, nella seconda metà del sec. XVII e nel XVIII). La cattedrale di St.-Jean, posta sotto la cittadella, è di tipo renano a due absidi (Westwerk). L'edificio è in parte (abside occidentale, ultime campate) quello consacrato nel 1148 e sorto su una precedente chiesa del sec. XI. All'interno si conserva una Madonna col Bambino, Santi e il donatore (1511) di Fra' Bartolomeo per il vescovo Ferry Carondelet. Tra gli edifici del Rinascimento i più importanti sono il palazzo di N. Perrenot de Granvelle, consigliere di Carlo V, che ha una facciata a ordini classici (1534); il palazzo municipale (1569-73); il palazzo di giustizia (già parlamento della Franca Contea), con facciata dell'architetto manierista H. Sambin (1582-85). Negli anni del passaggio alla Francia (1668-79) Vauban completò il sistema delle fortificazioni (cittadella, bastioni ecc.). Seguì un'intensa attività edilizia, culminata nel secolo successivo. Alla fine del Seicento e agli inizi del Settecento risalgono alcune chiese barocche italianizzanti (S. Francesco Saverio, 1680-88, su modello del Gesù di Roma; S. Maurizio, 1712-14) e l'ospedale di St.-Jacques, di Royer (1685-1702). In pieno Settecento domina la personalità dell'architetto N. Nicole (La Madeleine, 1749; cappella dell'ospedale, 1739-45; coro orientale della cattedrale, 1771; intendenza, 1771- 78). Lo stile Luigi XVI è rappresentato da C.-J.-A. Bertrand, autore della chiesa di St.-Pierre (1782-86), a croce greca con cupola su colonne, e di un gran numero di palazzi e di case di abitazione. Il grande architetto “rivoluzionario” C. N. Ledoux è autore del teatro (uno dei primi della Francia, 1778-84), con anfiteatro semicircolare e loggia di colonne doriche, e del complesso delle saline reali di Arc-et-Senans (1775-79), in cui gli elementi classici si uniscono al gusto delle forme semplici e fortemente espressive e a un senso già romantico della natura libera e primitiva. L'espansione più recente della città è avvenuta verso il declivio ad anfiteatro che circonda l'ansa del fiume e sul sovrastante altopiano. § Il Musée de Beaux Arts è uno dei maggiori musei di provincia della Francia, nonché il più antico: è stato fondato un secolo prima del Louvre di Parigi. Esso è celebre per una raccolta di disegni, oltre 3800, tra cui quelli del Settecento francese della collezione Pâris (Fragonard, Boucher, Hubert Robert) e altri di Cambiaso, Fra' Bartolomeo, Parmigianino, Guercino, Tiepolo ecc. La pinacoteca comprende dipinti di scuola francese (Clouet, La Tour, S. Vouet, C. Mellan, Rigaud, Largillière, Boucher, David, Ingres, Courbet, quest'ultimo nato a Besançon), tedesca, fiamminga, italiana (Cranach; una Deposizione del Bronzino ecc.). Numerose opere provengono da casa Granvelle, tra cui il ritratto di N. Perrenot de Granvelle, eseguito nel 1548 da Tiziano. Nel corso della metà del sec. XX sono stati aperti inoltre il Museo Etnografico, che conserva espressioni della locale cultura rurale, e il Museo della Resistenza, che espone materiali documentari, testimonianze e fotografie legate alla seconda guerra mondiale.
Economia
Nota in tutto il mondo, fin dal Settecento per l'eccellenza della sua scuola di orologeria, Besançon negli ultimi decenni del Novecento ha in parte convertito l'industria di precisione e si è specializzata in ingegneria biomedica; ospita varie altre industrie (tessiture di sete artificiali, complessi metallurgici e alimentari) e, data la favorevole posizione, è nodo d'intensi traffici. Ogni due anni vi si tiene Micronora, una delle più importanti fiere mondiali dedicate alle microtecnologie.
Curiosità
La città è immersa in una delle regioni più verdi della Francia orientale, ed è collegata ai comuni dell'area urbana, la cosiddetta Grande Besançon, grazie a un'eccellente rete di trasporti. È sede della scuola di francese per stranieri più nota in Francia, la CLA. Besançon è sede inoltre fin dal 1726 di un'antica accademia musicale; nel 1951 questa vocazione musicale ha dato origine a uno dei più importanti festival di musica classica europei, che si tiene nel mese di settembre. Al festival è abbinato, con cadenza biennale, un concorso per giovani direttori d'orchestra.