Cambiaso, Luca
Indicepittore italiano (Moneglia, Genova, 1527-Madrid 1585). Si iniziò alla scuola del padre Giovanni (Genova 1495-1577/79), pittore modesto (suo è il Polittico dell'Ascensione nella parrocchiale di Breccanecca, Chiavari), con il quale collaborò a varie opere. La sua formazione tuttavia maturò attraverso lo studio della pittura di Michelangelo, Raffaello, Beccafumi, Pordenone, Perin del Vaga (le cui opere conobbe sia a Genova sia a Roma, dove pare essersi recato giovanissimo, verso il 1547) e degli emiliani (Correggio, Parmigianino), che dovette conoscere in un viaggio a Parma verso il 1549, ed egli divenne ben presto il più importante pittore del Cinquecento genovese. Tra le decorazioni ad affresco da lui eseguite in palazzi e chiese genovesi (delle quali esistono anche numerosissimi disegni preparatori), ricordiamo quelle di palazzo Doria, ora prefettura (ca. 1547-48), di un evidente michelangiolismo; di palazzo Imperiale in piazza Campetto (ca. 1560, in collaborazione con il Bergamasco); della cappella Lercari nel duomo (ca. 1562); della villa Imperiale in piazza Terralba (ca. 1565); di palazzo Lercari Parodi (dopo il 1570), le cui volumetriche figure preludono alla pittura moderna. Tra i dipinti su tavola, Diana e Atteone (Genova, palazzo Bianco e collezione privata), Venere sul mare (Roma, Galleria Borghese), Venere e Adone (Roma, Galleria Borghese e collezione privata), la pala di S. Benedetto (Genova, duomo, 1562), la pala di S. Maria della Cella a Sampierdarena (1562-65) e quelli, famosissimi (in genere posteriori al 1570), nei quali prevale lo studio di effetti luministici che danno luogo a veri e propri “notturni” (numerose Natività a Genova, in duomo e altrove; Orazione nell'orto, Genova, Annunziata; Cristo davanti a Caifa e Madonna della Candela, Genova, palazzo Bianco). Chiamato in Spagna nel 1583, eseguì dipinti sacri e profani (Sacra famiglia, Madrid, Prado) e lavorò con il figlio Orazio e con Lazzaro Tavarone agli affreschi della chiesa di S. Lorenzo all'Escorial.
Luca Cambiaso. Cristo davanti a Caifa (Genova, Palazzo Bianco).
De Agostini Picture Library
S. Suida Manning, W. Suida, Luca Cambiaso. La vita e le opere, Milano, 1958; P. Torriti, Luca Cambiaso. Disegni, Genova, 1966; R. Manning, Luca Cambiaso. Drawings (Catalogo della mostra); New York, 1967; P. Torriti, Luca Cambiaso, in La pittura a Genova e in Liguria, vol. I, pagg. 209-240, Genova, 1970; L. Profumo Müller, Le opere geometrizzate di Luca Cambiaso, in “Arte Lombarda”, XV, pagg. 33-40, 1970; D. Bernini, C. Bon Valsassina (a cura di), Luca Cambiaso e la sua cerchia, Genova, 1985.