Aróna
Indicecomune in provincia di Novara (38 km), 212 m s.m., 14,90 km², 14.310 ab. (aronesi), patrono: santi Fedele e Carpoforo (13 marzo).
Arona. Veduta panoramica della città .
De Agostini Picture Library/C. Baraggi
Generalità
Cittadina industriale, commerciale e turistica situata sulla sponda sudoccidentale del Lago Maggiore, sulle colline del Vergante di fronte ad Angera. Cinta da verdi colline, presenta una parte moderna e signorile, sviluppatasi sul lungolago, che si accorda armoniosamente con il pittoresco nucleo originario che si estende perlopiù in collina. Importante centro commerciale fin dal Medioevo per la sua favorevole posizione su una delle principali direttrici dei traffici lacuali fra la Pianura Padana e i valichi svizzeri, decadde in epoca napoleonica in seguito all'apertura della strada del Sempione; si riprese a partire dall'inizio del sec. XX grazie allo sviluppo economico (turistico e industriale) che ne favorì l'espansione.
Storia
Cinque lapidi documentano l'esistenza di Arona nell'età romana, quando era una stazione militare sulla strada per la val d'Ossola e il Sempione. Nel Medioevo fece parte della Contea di Stazzona; nel sec. XI passò all'arcivescovo di Milano. Verso la fine del sec. XIII vi affermò la propria signoria l'abate del monastero di San Salvatore. Dopo la distruzione di Milano da parte dell'imperatore Federico Barbarossa molti fuggitivi vi si stabilirono. Nella seconda metà del sec. XIII entrò a far parte dei domini viscontei. Fu data in feudo dal duca Filippo Maria nel 1439 a Vitaliano Borromeo, la cui famiglia la tenne col titolo comitale. Nel 1503 vi fu concordata tra Luigi XII re di Francia e i confederati svizzeri una pace che sancì il passaggio della Contea di Bellinzona al cantone di Uri. A più riprese (1525, 1636, 1644) Arona respinse l'assedio dei francesi; nel 1743, dopo Worms, fu annessa al Regno di Sardegna; passò poi alla Repubblica Cisalpina e quindi al Regno d'Italia.
Arte
Nella piazza del Popolo, cuore della città sull'elegante lungolago alberato, sorgono la chiesa della Madonna di Piazza (sec. XVI), posta in cima a una scalinata e circondata su due lati da case con portici, e la quattrocentesca casa del Podestà. La chiesa dei Santi Martiri, originariamente romanica ma rifatta nell'Ottocento, conserva una tavola del Bergognone. La collegiata rinascimentale di Santa Maria Nascente, restaurata, custodisce un polittico di Gaudenzio Ferrari (1511). Su una collina si erge il Sacro Monte con l'enorme statua a ricordo di san Carlo Borromeo, che operò per contenere lo sviluppo del protestantesimo al di qua delle Alpi. Il cosiddetto “San Carlone” fu eretto nel 1697 su progetto di Giovan Battista Crespi, detto il Cerano, da Bernardo Falconi e Siro Zanelli: in rame e bronzo, è alto ca. 30 (compreso il basamento). Dalla Rocca Borromea, dove nacque Carlo Borromeo (1538-1584), si gode uno straordinario panorama sulla città e sul lago.
Economia
Frequentata stazione climatica e di villeggiatura, Arona conta su una fitta rete di piccole e medie industrie attive nei settori meccanico, dolciario, calzaturiero, conciario, edile, dell'abbigliamento, del legno (mobili, serramenti), dei profumi e della lavorazione delle materie plastiche (giocattoli). È inoltre capolinea dei servizi di battelli e aliscafi sul lago. Si praticano l'allevamento e l'ittiocoltura (pesci, molluschi, crostacei).
Curiosità e dintorni
Arona ospita la Fiera del Lago Maggiore (tra fine maggio e inizio giugno) e un'importante Mostra Mercato delle Arti e dei Mestieri (seconda e quarta domenica del mese). È inoltre tappa (a cavallo tra luglio e agosto) del Festival “Lago Maggiore Jazz”, apprezzato appuntamento di jazz itinerante.Sulle colline moreniche che circondano il Lago Maggiore è il Parco Regionale dei Lagoni di Mercurago, vasta area boschiva con stagni e paludi e una ricca flora acquatica e palustre.