Luigi XII
Indicere di Francia, detto il Padre del Popolo (Blois 1462-Parigi 1515). Figlio di Maria di Clève e di Carlo d'Orléans, durante la minore età di Carlo VIII fomentò la “guerra folle” (1485-88); fatto prigioniero a Saint-Aubin-du-Cormier (1488), fu liberato nel 1491. Graziato, si dedicò alla causa realista e con Carlo VIII partecipò alla spedizione in Italia (1494). Salito al trono nel 1498, fece annullare il proprio matrimonio con Giovanna, figlia di Luigi XI, e sposò (1499) Anna di Bretagna, vedova di Carlo VIII, salvando così l'unione personale della Francia e del ducato. Rifacendosi ai diritti ereditati dalla nonna Valentina Visconti, intraprese la spedizione del 1499-1500 in Italia. Preceduta da un abile gioco diplomatico che gli aveva procurato l'aiuto di Venezia, degli Svizzeri (ai quali aveva promesso ingrandimenti territoriali) e del papa (al cui figlio, Cesare Borgia, aveva concesso il Ducato di Valentinois e la mano di Carlotta d'Albret), la spedizione giunse con facilità alla conquista del Ducato di Milano (1500). Meno fortunata fu la conquista di Napoli, preparata dal Trattato di Granada (novembre 1500), che prevedeva una spartizione delle conquiste tra Francia e Spagna, e garantita dalla neutralità (ottenuta per via diplomatica) di Venezia e del papa; inizialmente l'impresa fu, anche questa volta, un successo quasi immediato. Nell'estate del 1501 Napoli era conquistata, ma sopravvenuto il disaccordo tra gli alleati e la conseguente guerra tra Francia e Spagna, la spedizione finì per i Francesi in un completo disastro; dopo quasi due anni di resistenza essi furono sconfitti presso il Garigliano (1503) e il Trattato di Lione (1504) sancì il loro insuccesso. Qualche anno dopo la Lega di Cambrai, conclusa in funzione antiveneziana, portava i Francesi nuovamente in Italia, dove Venezia subì una dura sconfitta ad Agnadello (1509). A ciò seguì però una nuova politica (antifrancese) di Giulio II. Alla serie di alleanze concluse in funzione antifrancese Luigi XII oppose il Conciliabolo di Pisa (1511) e tentò di far deporre il papa che gli oppose la Lega Santa (1511-13), vera coalizione antifrancese. I Francesi, guidati da Gastone di Foix, sconfissero gli Spagnoli a Ravenna (1512), ma in Lombardia, di fronte agli Svizzeri, furono costretti a ritirarsi; nuove sconfitte a Novara (1513), di fronte agli Svizzeri, e a Guinegatte (1513), contro gli Inglesi, li costrinsero a capitolare. Luigi XII dovette eliminare la presenza francese dall'Italia e solo grazie ad abili negoziati preservò l'integrità del regno. Nell'ottobre 1514 il re, vedovo, sposò Maria d'Inghilterra, figlia di Enrico VII.
Bibliografia
L. G. Pelissier, Documents relatifs au règne de Louis XII et à sa politique en Italie, Montpellier, 1912; M. Darcy, Louis XII, Parigi, 1936; J. A. Néret, Louis XII roi de France, Parigi, 1948; F. Catalano, in La Francia: la regola del mercante, Milano, 1963.