La Francia di Luigi XIV
In sintesi
Redazione De Agostini
LA REGGENZA 1642-61 | Dopo la morte del cardinale Richelieu e di Luigi III la reggenza fu affidata alla regina Anna d'Austria con l'ausilio del cardinale Mazarino. Le numerose vittorie ottenute dalla Francia durante la Guerra dei Trent'anni le permisero di ottenere l'Alsazia (Pace di Vestfalia, 1648). Nel 1648-49 la Fronda Parlamentare costrinse i reali a fuggire da Parigi. Nel 1649-51 anche la Fronda dei Principi fu sconfitta dalle truppe reali. La stipula della Pace dei Pirenei assicurò alla Francia il primato in Europa. |
LUIGI XIV 1661-71 | Il giovane re, alla morte di Mazarino, accentrò su di sé tutti i poteri (“lo Stato sono io”). Con la Guerra di “Devoluzione” Luigi XIV vuole rivendicare le Fiandre e la Franca Contea. Olanda, Inghilterra e Svezia stringono la Triplice Alleanza. La Pace di Aquisgrana (1668) riconosce alla Francia Lille, Tournay e Charleroi ma non la Franca Contea. Nel 1672 l'invasione delle Province Unite gli permette di annettersi la Franca Contea (Pace di Nimega). La politica delle annessioni continuò sino alla Pace di Rijswijk che impose la restituzione dei territori annessi. La Francia, economicamente stremata, partecipò anche alla Guerra di successione spagnola. In campo economico il ministro Colbert promosse una politica mercantilistica (formazione di manifatture nazionali, creazione di compagnie commerciali, redazione di un codice commerciale, espansione coloniale). In campo religioso emanò, nel 1682, la Dichiarazione dei quattro articoli (gallicanesimo) e l'Editto di Fontainebleau che revocava l'Editto di Nantes (1685). |