La Francia di Luigi XIV
La politica estera
L'invasione delle Province Unite (1672), preparata con l'appoggio dell'Inghilterra e la neutralità della Svezia e dei principi tedeschi (condizioni poi venute meno), si concluse con la Pace di Nimega (1678) e l'annessione alla Francia della Franca Contea. La politica aggressiva del re continuò con una serie di annessioni nei Paesi Bassi spagnoli, Lorena e Alsazia. Importanti successi furono conseguiti nel 1681: la presa della città imperiale di Strasburgo e della fortezza di Casale in Piemonte. Nel 1684 Genova fu a lungo bombardata per l'appoggio dato alla Spagna. Con l'ascesa al trono d'Inghilterra di Guglielmo III d'Orange (1689), che era stato l'anima della resistenza olandese, si formò una “grande alleanza” antifrancese (detta Lega di Augusta), che univa Inghilterra, Austria, Stati tedeschi e Svezia. La guerra che seguì (1689-97) si protrasse fino alla Pace di Rijswijk, che impose alla Francia la restituzione di gran parte dei territori occupati in Alsazia e in Lorena. Ma un conflitto ancor più vasto si aprì nel 1700 con la morte di Carlo II di Spagna e la questione della successione al trono.