Strutture produttive e demografia nel Medioevo
Economia e società feudali
L'esistenza della grande proprietà fondiaria fu il presupposto del sistema feudale e la base dell'economia. Le grandi proprietà, dette ville, erano formate da due parti distinte: una appartenente al padrone, detta parte dominica (dal termine latino dominus, che significa padrone), e una costituita da mansi cioè appezzamenti di terreno (da cui il nome di parte massaricia). I mansi comprendevano un'abitazione, un orto, dei terreni coltivabili e talvolta una vigna e vi lavoravano dei servi, o anche uomini liberi, che versavano al padrone un canone in natura e in certi periodi (di solito quelli più importanti, l'aratura, la semina, la vendemmia) andavano a lavorare gratuitamente nella parte dominica (queste prestazioni erano definite corvées). I contadini dovevano anche collaborare alla costruzione e manutenzione di ponti, strade, edifici, e le donne filavano e tessevano al servizio del signore. Nella parte dominica sorgeva la curtis, uno spazio recintato, spesso fortificato, con l'abitazione del dominus, un frutteto, un orto, edifici adibiti a laboratori (cucine, forni, frantoi) o a magazzini e dormitori per i servi che prestavano servizio permanente nella parte dominica. Spesso le ville raggiungevano dimensioni enormi e solo una parte era costituita da superfici coltivabili, estesi erano anche boschi e pascoli. Le ville vengono abitualmente considerate autosufficienti; in realtà, nel IX e X sec., si tennero molte fiere e mercati, luoghi di scambio dei prodotti di ville diverse, economia favorita anche dal fatto che alcuni signori possedevano più ville. Anche gli agglomerati urbani erano abbastanza sviluppati, e non comprendevano solo abitazioni, officine e orti, ma anche buona parte di campi. Tra i più importanti si possono menzionare Milano, Tours, Arles, Metz, Parigi, Aquisgrana.