Django Reinhardt: lo tzigano nel jazz
Il chitarrista di origine zingara Jean-Baptiste detto Django Reinhardt (Liverchies, Belgio 1910 - Fontainebleau 1953) trovò nella Francia la sua patria d'adozione. Pur avendo mignolo e anulare della mano sinistra paralizzati da ustioni riportate a seguito di un incendio scoppiato nel suo carrozzone quando aveva diciotto anni ed era sposato da un anno, fu il più grande chitarrista jazz d'Europa sino all'apparire di Charlie Christian. Per lo stile originale, caratterizzato da sottili reminiscenze tzigane, la sua musica, riflessiva e impulsiva secondo le circostanze, fu sempre inconfondibile. Contribuì a portare la chitarra, nel jazz, al ruolo di strumento solista e lasciò più di cinquecento temi incisi, i migliori dei quali, naturalmente, sono quelli del Quintette du Hot Club de France, che assieme al violinista e amico Stéphane Grappelli aveva fondato e diretto.