Letteratura e nazionalsocialismo
In sintesi
Redazione De Agostini
Nazionalsocialismo e razzismo | Il Partito Nazionalsocialista, fondato da Hitler nel 1920, estese considerevolmente la propria influenza e, vinte le elezioni del 1932, conquistò il potere come partito unico. La tesi della superiorità della razza ariana, alla base dell'ideologia del regime nazista, si concretizzò nella persecuzione e nel massacro degli ebrei. |
Letteratura nazionale | Per rafforzare la propria identità, l'ideologia nazista si servì di alcune opere letterarie che, per gli argomenti trattati, si prestavano facilmente all'esaltazione in chiave nazionalistica; di questa produzione (compresa tra il 1918 e il 1933), si ricordano Grimm, Billinger e Weinheber. |
Il nazismo nello specchio letterario dell'epoca | Di carattere prevalentemente realistico fu la prima letteratura sul nazismo e l'antisemitismo; ne sono esempio le opere di Feuchtwanger, Graf, K. Mann e Anna Seghers. |
La letteratura dell'immigrazione interna | Nei confronti della politica repressiva del regime nazista non tutti gli intellettuali tedeschi scelsero l'esilio: alcuni scelsero di rimanere dando vita ad una sorta di "emigrazione interna" (Wiechert, Schneider, Le Fort, Bergengruen, Langgässer). |
La lirica della natura | Alla cosiddetta "poesia della natura", neutrale riparo dall'aggressiva invadenza del regime, appartiene l'opera dei poeti O. Loerke e W. Lehmann. |