Il romanticismo
In sintesi
Redazione De Agostini
Definizione del Romanticismo | È impossibile dare una definizione univoca di questo movimento. Il termine deriva dall'aggettivo "romantico", che venne introdotto in Inghilterra con il significato di "romanzesco", "irreale". In tedesco il termine venne utilizzato per primo da Herder, che vi fece ricorso per designare la poesia moderna. |
Protoromanticismo | Si formò maturando alla luce della filosofia di Fichte e Schelling. Evidenzia già temi del successivo romanticismo maturo (per esempio: la storia, il sentimento, l'irrazionale, il magico, l'esoterico), ma in realtà gli stessi erano presenti sin dall'illuminismo e dallo Sturm und Drang. Caratteristica tipica è l'ironia, quale modalità necessaria all'espressione o rivelazione dell'infinito nel finito. |
Circolo di Jena | Primo circolo romantico sorto per iniziativa dei fratelli Schlegel, attorno ai quali gravitarono altre figure di spicco: su tutti si ricordano Novalis, Tieck e Wackenroder, personalità assai sensibili alle problematiche estetiche. Rivista-manifesto del circolo fu "Athenäum" (1798-1800), pubblicata a Berlino. |
Circolo di Heidelberg | Seconda cerchia romantica formatasi attorno a C. Brentano e A. von Arnim nel 1804-06. Si coagulò prevalentemente su questi centri d'interesse: la poesia popolare (von Arnim), le saghe germaniche e le fiabe (fratelli Grimm), il mondo mitico-simbolico arcaico (Creuzer). |