Altri protagonisti della prosa romantica
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La "mirabile" vicenda di Chamisso
Adalbert von Chamisso (castello di Boncourt, Champagne, 1781 - Berlino 1838), figlio di nobili francesi fuggiti al tempo della rivoluzione, crebbe a Berlino. Studiò da autodidatta il greco e la filosofia, lesse a fondo la poesia tedesca e solo a fatica si appropriò della lingua. I suoi primi immaturi tentativi letterari si richiamano al romanticismo di Novalis. Dal 1810 fu a Parigi, dove conobbe Madame de Staël, che seguì nel suo esilio (1811-12). In seguito si indirizzò agli studi di botanica. Quasi per caso nacque il suo capolavoro, La mirabile storia di Peter Schlehmil (Peter Schlehmils wundersame Geschichte, 1814), curiosa vicenda, non priva di echi faustiani, di un uomo che perde identità sociale per aver venduto la propria ombra. Gli interessi scientifici, ma anche la crisi in cui lo precipitò la nuova guerra contro la Francia, lo spinsero ad accettare l'invito a prender parte a una spedizione scientifica russa che circumnavigò il globo (1815-18), e che Chamisso documentò in Osservazioni e considerazioni durante un viaggio di scoperta (Bemerkungen und Ansichten auf einer Entdeckungsreise, 1821), ripubblicate insieme a un'ampia descrizione diaristica in Viaggio intorno al mondo negli anni 1815-1818 (Reise um die Welt in den Jahren 1815-1818. Tagebuch, 1837). Al ritorno assunse la direzione dell'Orto botanico di Berlino e seguitò a coltivare gli studi di botanica, disciplina nella quale fu per tutto l'Ottocento un'autorità indiscussa.
In ambito letterario lasciò un'interessante produzione lirica, nella quale spicca il ciclo Amore e vita di donna (Frauenliebe und -leben, 1830, musicato da Schumann), che annuncia il passaggio dal romanticismo al Biedermeier.