Goethe
In sintesi
Redazione De Agostini
La vita | La prima fase della vita e della produzione di Goethe (1749-1832) è contrassegnata dall'influenza dello Sturm und Drang. Trasferitosi a Weimar (1755), si occupò della vita culturale della corte. Qui, anche in virtù del legame con la colta e raffinatissima Charlotte von Stein, si diresse verso una nuova classicità letteraria. Importante il viaggio di due anni (1786-88) in Italia. Rientrato a Weimar si dedicò allo studio della morfologia delle piante e alla teoria dei colori. Nel 1794 ebbe inizio, su iniziativa di Schiller, l'importante sodalizio dei due massimi autori del classicismo tedesco. Negli ultimi anni della sua vita Goethe fu fatto oggetto di un culto quasi religioso da parte della cultura tedesca e in parte europea. |
La concezione estetica | Goethe fu sempre persuaso che tra natura e arte vi fosse quella sorta di continuità già realizzatasi esemplarmente nel mondo greco, nel senso che l'arte rivela la verità della natura non certo imitandola, ma producendo qualcosa di più alto. Peculiarità dell'arte è quella di produrre simboli in grado di lasciar cogliere l'universale nel particolare in modo intuitivo. |
La lirica | La produzione lirica goethiana viene articolata secondo sei fasi: la prima è quella anacreontico-pastorale (Annette, 1767; Canti con melodie, 1768); la seconda si rifà alla tradizione popolare (Canti di Sesenheim); la terza è nel pieno dello Sturm und Drang, del quale evitano però i difetti dell'enfasi e dell'innaturalezza (Inni, 1772-77); la quarta fase rivela toni più delicati e intimi: ne fanno parte poesie per Lili Schönemann (1775-76) e ballate (Il re degli elfi, 1782; L'apprendista stregone, 1797); la quinta fase utilizza metri classici, (Elegie romane, 1788-90; Xenia, con Schiller; Epigrammi veneziani, 1790); l'ultima fase è caratterizzata dall'uso di forme perlopiù brevi e da un linguaggio fortemente simbolico (Divano occidentale-orientale). |
Teatro | Il primo dramma, Götz von Berlichingen, presenta caratteri marcati ed è scritto in una prosa asciutta; nonostante la sua carente teatralità, è opera arditamente innovatrice nell'impianto che respinge le tre classiche unità aristoteliche. Anche la tragedia Egmont ha grande caratterizzazione dei personaggi, ma l'azione drammatica è fiacca. Ancora più povera di svolgimento drammatico è Ifigenia in Tauride, che segna un ritorno, nel soggetto ma soprattutto nella forma, alla tragedia classica. Capolavoro del teatro goethiano è il Tasso, nel quale il conflitto dei caratteri e quello interiore del protagonista assumono un andamento profondamente drammatico. |
Il Faust | Goethe vi lavorò per più di sessant'anni, dal 1770 al 1832. Faust un personaggio caratterizzato da un'inesausta sete di sapere e da una romantica tensione verso l'infinito, nella quale consiste la felicità suprema. Opera epica ed enciclopedica, in cui spesso le esigenze simboliche prevalgono su quelle dello sviluppo drammatico, il Faust presenta una notevole varietà metrica. |
I romanzi | Salutato con entusiasmo dai poeti dello Sturm und Drang, il romanzo epistolare I dolori del giovane Werther è la tragedia dell'anima amante della natura e insofferente delle norme sociali, per la quale il sentimento è tutto, al punto che, ove questo non possa essere soddisfatto, la vita non val la pena d'essere vissuta. Il secondo romanzo, Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister (1795-96), è il fortunato prototipo del Bildungsroman o "romanzo di formazione" tedesco. L'altro romanzo, Le affinità elettive, è la rappresentazione della crisi matrimoniale di una matura coppia di sposi e della disgregazione del loro mondo felice. |