Varrone e gli scrittori minori
In sintesi
Terenzio Varrone: la vita | (Rieti 116 - m. 27 a.C.). Di famiglia equestre, fu questore, tribuno della plebe e pretore. Seguace di Pompeo, dopo la battaglia di Farsalo ottenne il perdono di Cesare, ma incluso nelle liste di proscrizione di Antonio e Ottaviano, evitò la morte ritirandosi dalla vita pubblica per dedicarsi agli studi. |
Terenzio Varrone: le opere | Scrittore enciclopedico di vastissima erudizione, compose 74 opere per oltre 600 libri. Sono pervenuti solo il De re rustica, un trattato sull'agricoltura; appena 6 libri lacunosi del trattato De lingua latina; circa 600 versi dei 150 libri di Sature Menippeae. Sono perdute altre opere erudite. |
Cornelio Nepote: la vita | (Gallia Cisalpina 100 ca - dopo il 27 a.C.). Si tenne lontano dalla politica, dedicandosi allo studio. Fu amico di Catullo e di Pomponio Attico, e in relazione epistolare con Cicerone. |
Cornelio Nepote: le opere | Rimangono 19 biografie del Liber de excellentibus ducibus exterarum gentium e le vite di Pomponio Attico e di Catone il Censore, che facevano tutte parte della sua opera più famosa, il De viris illustribus. Lo scrittore si interessa più ai particolari aneddotici e al profilo morale dei suoi personaggi che alla verità storica. Sono perdute una Chronica e gli Exempla, raccolta di notizie, aneddoti e curiosità vari. |
Pomponio Attico | Tito Pomponio Attico (Roma 109 - 32 a.C.). Di famiglia ricchissima, erudito fine ed elegante, fu l'editore di Cicerone e di altri scrittori. Delle sue opere rimangono scarsi frammenti; lo scritto più famoso è un trattato di storia universale (Liber annalis). |
Nigidio Figulo | Publio Nigidio Figulo (Roma 98 - m. 45 a.C.). Erudito enciclopedico, seguì Pompeo e fu esiliato da Cesare. Delle sue numerose opere rimangono solo scarsi frammenti. |