Varrone e gli scrittori minori
- Introduzione
- Una lunga vita
- Le opere pervenute
- Le opere poetiche ed erudite perdute
- Cornelio Nepote
- Pomponio Attico e Nigidio Figulo
- Analogia e anomalia
- Riepilogando
Pomponio Attico e Nigidio Figulo
Tito Pomponio Attico (Roma 109-32 a.C.) fu meno dotto di Varrone, ma erudito più elegante e fine. Di famiglia ricchissima, non partecipò alla vita politica attiva e durante le guerre civili lasciò Roma e visse per ben 23 anni ad Atene, per cui fu soprannominato "Attico". Aderì alla filosofia epicurea; al suo ritorno a Roma si dedicò all'attività di mercante d'arte, di banchiere e, soprattutto, di editore, servendosi di numerosi copisti. La sua casa divenne un punto di incontro di studiosi e letterati. Fu consigliere ascoltato di molti uomini politici, fra cui Ottaviano, e soprattutto fu amico fraterno di Cicerone, che ebbe con lui un'intensa corrispondenza epistolare (i 16 libri delle Lettere ad Attico). Pubblicò tutte le opere di Cicerone e di molti altri autori. Come studioso si dedicò soprattutto alla storia e compilò il Liber annalis, un classico e apprezzato manuale di cronologia della storia universale e romana, una genealogia di famiglie romane, un componimento in greco sul consolato di Cicerone ed epigrammi con ritratti di grandi personaggi. Di tutta la sua produzione rimangono solo scarsi frammenti.
Anche Publio Nigidio Figulo (Roma 98 ca-45 a.C.) fu un erudito; nella guerra civile parteggiò per Pompeo e per questo fu mandato da Cesare in esilio, durante il quale morì. Scrisse opere di argomento grammaticale, filosofico, astrologico, meteorologico ecc., di cui rimangono solo scarsi frammenti di derivazione indiretta e per lo più di difficile interpretazione.