La poesia cristiana
I Centoni e Proba
Il genere di esercitazioni retoriche, già presenti nel mondo greco e note come "centoni", diventano di moda anche per i cristiani nel sec. IV. Essi trattano vari argomenti con versi ritagliati e cuciti insieme dalle opere di Virgilio. Il primo centone cristiano fu composto da una poetessa, la nobildonna romana Petronia Proba, moglie di Clodio Celsino Adelfio, prefetto di Roma nel 351. Prima della conversione si era già cimentata nella poesia con un poemetto sulla guerra tra Costanzo II e Magnenzio. Quando l'imperatore Giuliano allontanò dalle scuole gli insegnanti cristiani, Proba compose per i figli, intorno al 362, un poemetto in 694 esametri, il Centus Vergilianus, formato da emistichi tutti tratti dalle opere di Virgilio. In esso sono esposte alcune storie dell'Antico e del Nuovo Testamento: la creazione del mondo e dell'uomo, la cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden, il diluvio, la vita, la morte, la resurrezione e l'ascensione di Cristo. Non sempre la poetessa riesce a superare le difficoltà formali imposte dal contenuto e l'opera è piuttosto mediocre.