Realismo e naturalismo
In sintesi
Redazione De Agostini
Howells | William Dean Howells (1837-1920) è considerato il caposcuola del realismo in America, espresso in una forma che egli stesso definì "reticente". Nella sua attività è possibile individuare tre fasi: di interesse psicologico sono i romanzi Il loro viaggio di nozze (1871) e Una conoscenza casuale (1873); di carattere sociale (condizione della donna e della famiglia, contrasto fra nuovi ricchi e la vecchia nobiltà) è In cerca di nuove fortune (1890); ispirato alle dottrine utopistiche di Tolstoj è Attraverso la cruna dell'ago (1907). |
Norris | Frank Norris (1870-1902) è uno dei maggiori esponenti della scuola naturalista in America. Suoi tratti caratteristici sono quello romantico ed esoticheggiante e quello ideologicamente impegnato, inseriti nel filone naturalista. Opere: La piovra (1901), La borsa dei cereali (1903). |
Crane | Stephen Crane (1871-1900) raggiunge il successo come romanziere nel 1895 con il suo secondo romanzo Il segno rosso del coraggio, uno "studio sulla paura" che proponeva la sua visione pessimistica del mondo sollevata solo dalla solidarietà. Le sue innovazioni stilistiche e tematiche ne hanno fatto un maestro di molti scrittori successivi, fra cui Hemingway. Pregevoli anche i suoi racconti. |
London | Jack London (1876-1916) rappresenta una delle figure più complesse e contraddittorie del passaggio tra Ottocento e Novecento. La sua fortuna fu straordinaria fra i lettori, ma insignificante presso i critici. Ebbe una vita avventurosa che è presente nei suoi più di cinquanta libri, fra raccolte di racconti e romanzi, nei quali descriveva l'America della conquista dei grandi spazi, dell'industrializzazione, del dinamismo, della velocità, dell'espansione. Diede anche voce all'America dei minatori, dei disoccupati, della speranza e delle tensioni sociali. Opere principali: Il richiamo della foresta (1903), Zanna bianca (1906), Martin Eden (1909), Il lupo di mare (1904), Il popolo dell'abisso (1903), Il tallone di ferro (1907). |
Le scrittrici | Le donne danno un contributo determinante alla creazione di un pubblico e di un mercato editoriale. Si ricordano: Louisa May Alcott (1832-1888), l'autrice di Piccole donne (1868); Kate Chopin (1850-1904), che con Risveglio (1899) anticipa istanze femministe; Edith Wharton (1862-1937), la più importante dal punto di vista della qualità letteraria (L'età dell'innocenza, 1920). |
Un'eterogeneità di voci | Si affermano alcuni scrittori non appartenenti al ceppo anglosassone. Primo fra tutti i gruppi etnici quello ebraico, il cui più abile portavoce è Abraham Cahan (1860-1951). Anche la popolazione di colore, liberata dalla schiavitù ma sempre segregata socialmente e culturalmente, comincia ad affermare propri protagonisti: William E.B. Du Bois (1868-1963), uno dei promotori dell'emancipazione dei neri in America. |