Denis Diderot
- Introduzione
- La vita
- Le opere maggiori
- Riepilogando
In sintesi
Redazione De Agostini
La vita | Denis Diderot (1713-1784), di famiglia piccolo borghese, rinuncia alla carriera ecclesiastica per vivere da intellettuale, mantenendosi con lezioni e traduzioni. Incarcerato per le sue idee sulla religione, fa circolare manoscritte molte sue opere. Dal 1750 assume la direzione dell'Enciclopedia, grande impresa che lo impegna per trent'anni e lo libera dalle preoccupazioni economiche. Può così dedicarsi ai suoi interessi, che spaziano dalla filosofia al teatro, dalla letteratura alla critica d'arte. |
Le opere | Tra le opere filosofiche si ricordano: La passeggiata dello scettico (1747), La lettera sui ciechi (1749), La lettera sui sordi e muti (1751), il Sogno di d'Alembert (1769, postumo 1830), punto di approdo del materialismo di Diderot, la Confutazione di Helvétius (1774). Tra i saggi: Discorso sulla poesia drammatica (1758), Paradosso sull'attore (1773), le recensioni al Salon biennale del Louvre (1759-81). Tra le opere narrative: I gioielli indiscreti (1748), La monaca (1796, postumo), Il nipote di Rameau (1821, postumo), Jacques il fatalista e il suo padrone (1796, postumo), Questo non è un racconto (1772). Di grande interesse la Corrispondenza. |
Il "Sogno di d'Alembert" | Nel Sogno di d'Alembert emergono i temi dominanti dell'incessante divenire della realtà, concepita in una prospettiva rigorosamente materialista, e della sensibilità, che coincide in un certo senso con la vita stessa. |
Il "nipote di Rameau" | È un dialogo che pone il filosofo povero e convinto di fronte all'intellettuale asservito, umiliato dal bisogno, ma capace di cogliere in modo acuto la corruzione della società e la propria ambiguità. Il dialogo nel pensiero di Diderot è espressione del bisogno di trasformare ogni scritto in un colloquio con il lettore, non è quindi un artificio retorico, bensì la forma naturale del suo pensiero. |
"Jacques il fatalista", il primo romanzo moderno | Con Jacques il fatalista Diderot scrive uno dei capolavori narrativi del Settecento. I temi sono il dibattito sul fatalismo, la dialettica servo-padrone, la parodia del genere romanzesco. La struttura adotta l'"interruzione" sistematica per frantumare lo sviluppo di azione e dialoghi, sconvolgere i piani della narrazione, smascherare i meccanismi della finzione. |
Il giudizio | Diderot è un autore difficile da seguire: la sua scrittura predilige la digressione e la sua opera può far pensare a una fioritura scomposta. Il suo pensiero perennemente in contraddizione con se stesso, pronto a seguire una nuova idea, una nuova argomentazione, costituisce il suo fascino e la sua modernità. |