Tra barocco e classicismo
In sintesi
Redazione De Agostini
Tra barocco e classicismo | Il passaggio tra barocco e classicismo avviene con il mutamento della visione della realtà: alla concezione barocca del mondo in continuo sviluppo si sostituisce la visione classica del mondo fisso e conoscibile. Parola d'ordine nell'arte è "essenzialità". In filosofia e religione, gesuiti e giansenisti si fronteggiano: da una parte si sostiene un umanesimo cristiano, dall'altra una visione pessimistica e tragica della vita. |
René Descartes | René Descartes (1596-1650), matematico e filosofo, è il fondatore del razionalismo moderno. Distinguendo anima e materia rende possibile l'autonomia delle scienze dalla teologia. La sua opera più nota è il Discorso sul metodo (1637). |
Blaise Pascal | Blaise Pascal (1623-1662), di Clermont Ferrand, precoce genio scientifico e filosofo, si afferma come polemista difendendo i giansenisti dai gesuiti con le Provinciali (1657). Il suo capolavoro spirituale e letterario sono i Pensieri (1670), in cui descrive il labirinto dell'anima umana invocando la salvezza di Dio. |
Il romanzo | Prevalgono i romanzi fiume, fantastici e parodistici. |
Paul Scarron | Paul Scarron (1610-1660), parigino, è autore di satire (Mazarinate, 1649-52) e di un romanzo (Romanzo comico, 1651-57), sorta di epopea burlesca che sottopone a critica feroce la società del tempo. |
Cyrano de Bergerac | Il parigino Cyrano de Bergerac (1619-1655), abile spadaccino, racconta viaggi immaginari nei suoi capolavori L'altro mondo o Storia comica degli Stati e Imperi della Luna (1657) e Storia comica degli Stati e Imperi del Sole (1662), in cui esercita una critica radicale della società. |
Madeleine de Scudéry | Madeleine de Scudéry (1607-1701) scrive romanzi fluviali come Ciro il grande (1649-53) e Clelia, storia romana (1654-60), che trattano dell'amore e sotto i personaggi persiani e romani nascondono i frequentatori dei salotti parigini. |
La poesia | Vincent Voiture (1598-1648) incarna i pregi e i difetti del preziosismo con poesie raffinate e superficiali, Poesie del Signor di Voiture (1650). |