Invenzione romanzesca e "nouveau roman"
In sintesi
Redazione De Agostini
Raymond Queneau | Raymond Queneau (1903-1976) prende di mira le convenzioni della lingua letteraria, contrapponendovi la libertà del linguaggio parlato e richiamando l'attenzione del lettore sui meccanismi della narrazione. L'universo narrativo di Quenau è malinconico e grottesco: esseri ingenui e mediocri, poco capaci di comunicazione, più spesso respinti in una solitudine venata da un pacato pessimismo. Nelle sue opere Piccola cosmogonia portatile (1950), Esercizi di stile (1947), Zazie nel metro (1959), La domenica della vita (1952), I fiori blu (1965) convivono ironia e pathos, realtà e sogno, comico e tragico. |
Michel Leiris | Michel Leiris (1901-1990) vuole approfondire la ricerca di sé, esplorare il mondo sotterraneo di immagini, sensazioni, associazioni, per decifrare il gioco della scrittura. Opere principali: L'età d'uomo (1939), La regola del gioco (1948-76, 4 voll.). |
Boris Vian | Boris Vian (1920-1959), artista poliedrico e provocatorio, ha scritto romanzi La schiuma dei giorni (1947), Autunno a Pechino (1947), Lo sterpacuore (1953) in cui lo humour nero o straniato, fatto di associazioni incongrue e insolite, crea un universo artificioso in cui dietro il sarcasmo traspare l'angoscia per la condizione dell'uomo. |
Georges Bataille | Georges Bataille (1897-1962), un po' surrealista e un po' esistenzialista, nei romanzi L'azzurro del cielo (1935) e L'abate C. (1949) propone l'erotismo, la violenza, l'azione assurda, la sovversione delle norme della scrittura come un viaggio oltre le barriere dei divieti. Il saggio La letteratura e il male (1957) affronta il tema della trasgressione. |
Georges Perec | Georges Perec (1936-1982) è un acrobata del linguaggio; i suoi romanzi e racconti Le cose (1965), L'uomo che dorme (1967), La vita, istruzioni per l'uso (1978) rappresentano la molteplicità attraverso una spericolata invenzione verbale. |
Il "nouveau roman" | Rifiuta le forme tradizionali del romanzo e vi sostituisce la presenza ossessiva degli oggetti, dando priorità alla scrittura. |
Alain Robbe-Grillet | La tecnica di Alain Robbe-Grillet (1922-2008) si impernia sulla descrizione precisa e minuziosa, condotta in tono neutro e privo di emotività, e approda alla distruzione di ogni narratività. Opere: Le gomme (1953), La gelosia (1957), Progetto per una rivoluzione a New York (1969). |
Michel Butor | Michel Butor (1926) da opere dall'architettura segreta, il cui senso si colloca in un infinito di possibilità, evolve verso testi inclassificabili e compositi. Opere: Passaggio a Milano (1954), La modificazione (1957), Illustrazioni (1964-76). |
Nathalie Sarraute | Nathalie Sarraute (1902) persegue un'originale ricerca di nuovi moduli narrativi volti a cogliere nel loro movimento reale gesti, parole e sentimenti al limite della coscienza. Opere: Tropismi (1938), I frutti d'oro (1963), Il planetario (1959). |
Robert Pinget | Robert Pinget lavora sulla voce della creazione letteraria, sperimentando diversi generi. Opere: Graal Flibuste (1956), L'hypothèse (1961), L'Inquisitoire (1962), Monsieur Songe (1982). |