Filosofia politica del '900: Schmitt, Arendt, Rawls
In sintesi
Redazione De Agostini
Schmitt e il decisionismo | Schmitt propone una concezione del diritto in cui il momento della "decisione" è il fattore centrale e costitutivo dell'ordine sociale e giuridico (decisionismo giuridico). |
La categoria "amico-nemico" | La categoria del rapporto "amico-nemico" è il criterio di individuazione del politico, perché la relazione politica originaria è una relazione di associazione e dissociazione basata su motivi di difesa dell'esistenza e dell'identità. |
Arendt e l'analisi del totalitarismo | L'orientamento di fondo del pensiero di Hannah Arendt è il tentativo di rifondare la politica, partendo da un'analisi del totalitarismo. Il totalitarismo è una forma di dominio completamente nuova, che attraverso la deresponsabilizzazione e l'irregimentazione dell'individuo, ha come scopo la trasformazione dell'uomo in "automa" e dei gruppi sociali in "masse". |
L'azione | Alla spoliticizzazione dell'agire nel mondo moderno contrappone il modello ideale della pólis greca, dove gli uomini entrano in relazione fra loro attraverso l'azione, che è il dedicarsi degli uomini al bene pubblico. Il compito principale della filosofia è ripensare il concetto di agire per restituire al pensiero il legame con il mondo. |
Il giudizio | Nella sua ultima produzione indica come indispensabile anche il giudizio, quale momento di sintesi fra pensiero e azione e dialogo con se stessi. |
Rawls e il neocontrattualismo | Rawls è l'iniziatore del neocontrattualismo, dottrina con cui rielabora l'idea di contratto sociale per giustificare i principi di giustizia. |
La giustizia come equità | Elabora una teoria della giustizia come equità, che identifica i principi su cui i membri della società potrebbero ragionevolmente accordarsi per regolare la "struttura di base" della società. |
La tavola delle trattative | La giustizia come equità è costruita attraverso la procedura ipotetica della "tavola delle trattative" fra parti contraenti per stabilire principi di giustizia adeguati a regolare la convivenza: 1. l'uguale ammontare di libertà; 2. una distribuzione degli altri beni non totalmente ugualitaria, ma accessibile a tutti per merito. |
L'etica costruttivistica | Il compito dell'etica è costruire una articolata concezione dei principi fondamentali a cui ispirare i nostri giudizi, non scoprire verità trascendenti su un ordine morale indipendente ("costruttivismo"). |
Il liberalismo | Rawls riformula la sua concezione della giustizia come liberalismo politico, che trae la sua giustificazione dal "consenso per intersezione" fra diverse concezioni morali. |