Platone

In sintesi

Scrittura e oralitàPlatone non ha affidato alla scrittura i suoi messaggi filosofici nella loro interezza e ha tentato una mediazione fra la cultura della scrittura e quella della tradizione orale. Il filosofo può mettere molte cose per iscritto, ma non quelle cose che per lui sono "di maggior valore", che vengono trasmesse solo a discepoli opportunamente scelti.
La teoria delle idee e il mondo soprasensibilePlatone affida anche agli scritti la propria scoperta speculativa centrale: la teoria delle Idee. Con la scoperta del mondo delle Idee per la prima volta è identificata e impostata in modo rigorosamente razionale la dimensione dell'essere soprasensibile. L'Idea è l'oggetto di una visione intellettuale e indica l'interiore forma qualitativa e la struttura metafisica, o essenza, delle cose: le molteplici cose sensibili si possono spiegare solo riportandole all'unità di un'Idea corrispondente, che per partecipazione le fa essere ciò che sono (per esempio, le molte cose belle sono tali perché partecipano dell'Idea del Bello).
La teoria dei principi primi e supremiMa anche le Idee stesse sono molteplici e vengono giustificate dalla teoria dei principi primi e supremi, che Platone sviluppa nelle sue dottrine non scritte. I principi primi e supremi sono due: l'Uno, (coincidente con il Bene), e la Diade di grande e piccolo, che è principio di molteplicità da cui derivano la differente realtà delle cose e, a livello sensibile, il divenire.
Il DemiurgoL'essere è un misto di limite e illimite: le Idee sono tali da sempre, mentre il mondo fisico è tale solo per l'intervento di una causa efficiente, ossia dell'intelligenza suprema della figura mitologica del Demiurgo.
L'amoreLa dottrina dell'amore è strettamente collegata alla ricerca dell'Uno, che a livello sensibile si manifesta come Bello.
Il vero politicoAnalogamente, il vero politico deve fare ordine il più possibile nello Stato, riportando a tutti i livelli la molteplicità a unità.
Il bene e la virtùAnche dal punto di vista morale individuale il bene e la virtù consistono nel fare ordine interiore.
La città-stato idealeNella Repubblica la città-stato ideale, articolata in tre classi distinte (i governanti-filosofi, i guardiani, i produttori-artigiani) corrisponde alla tripartizione dell'anima in razionale, irascibile e concupiscibile.
La conoscenza come reminiscenzaLa conoscenza è una forma di reminiscenza ossia è un ricordo stimolato dalle percezioni sensibili, immagini delle Idee, che ci permette di riavvicinarci alle Idee medesime, da sempre nella nostra anima.
La dialetticaLa dialettica è quel metodo che procede secondo la via sinottica (che compone insieme) e la via diairetica (che divide), le quali insieme permettono di raggiungere l'essenza delle cose e la conoscenza del Bene.
L'immortalità dell'animaPlatone dimostra l'immortalità dell'anima, poiché è dello stesso genere delle Idee, dal momento che le conosce.
Il ciclo di reincarnazioni dell'animaLe sorti dell'anima sono cicliche: viene premiata o punita a seconda della vita condotta sulla terra e in tempi determinati si reincarna (metempsicosi).
Il platonismo l'accademia scetticaL'Accademia scettica L'Accademia continua con i discepoli e successori di Platone, Speusippo e Senocrate, fino al 268-64 a.C., quando Arcesilao inaugura il periodo degli accademici scettici. Successivamente con Antioco di Ascalona la scuola assume un indirizzo eclettico.
Il medioplatonismoIl medioplatonismo L'impatto con la cultura giudaico-alessandrina (sec. I a.C.-sec. III d.C.) porta al medioplatonismo, che accentua la componente religiosa dell'Accademia antica.
Il neoplatonismoIl neoplatonismo Il pensiero platonico viene poi ripreso nei secc. II-IV d.C. dalle scuole neoplatoniche, che elaborano una sistematizzazione del platonismo in una visione gerarchica del reale.