La teoria delle Idee
È anche agli scritti, comunque, che Platone affida in larga misura la propria scoperta speculativa centrale: la teoria delle Idee. La scoperta del mondo delle Idee è in sostanza la scoperta della dimensione dell'essere intelligibile soprasensibile. Da sempre gli uomini hanno creduto che ci sia o che ci possa essere qualcosa al di là del sensibile, ma Platone per la prima volta imposta e risolve il problema in modo rigorosamente razionale. I concetti elaborati dai filosofi presocratici, i "fisici", non risolvono affatto i problemi che si sono posti (per quale motivo le cose si producono, esistono e si dissolvono) e quindi non sanno spiegare il "perché" delle cose. Gli elementi fisici ai quali fanno appello non sono la vera causa delle cose, ma la concausa, ossia lo strumento di cui si avvale la vera causa, che dunque deve stare al di là del fisico. Se, per esempio, si vuole spiegare la ragione per cui una cosa è bella, non ci si può limitare alle componenti fisiche (bellezza del colore, della forma e così via), ma si deve risalire all'Idea del Bello, che quella cosa in vario modo attua e le cui connotazioni corrispondono a quelle del Bene stesso.