Il problema scientifico
In sintesi
Redazione De Agostini
La definizione di scienza | Il termine scienza, sebbene nel linguaggio attuale sia diventato sinonimo di scienza sperimentale, può essere intenso in senso lato come un insieme di conoscenze che includono in sé una garanzia della propria validità. In questa accezione la qualifica di scienza è stata rivendicata da sempre dalla filosofia. |
La nascita della scienza moderna | Con Galilei e Newton si apre un dibattito metodologico che porta alla nascita della scienza moderna e alla sua differenziazione dalla filosofia sulla base dei grandi successi ottenuti dalla ricerca sperimentale e dei presupposti antimetafisici della filosofia moderna. |
La filosofia della scienza o epistemologia | È solo dall'800 che si è costituita una disciplina specialistica autonoma, la filosofia della scienza, o epistemologia, che studia lo statuto delle teorie scientifiche. Come campo disciplinare autonomo essa nasce intorno al 1920-30 per opera del neopositivismo. |
Il processo di liberalizzazione dell'empirismo | Il primo grande dibattito si scatena intorno al processo di liberalizzazione dell'empirismo, che negli anni '30 segna il passaggio dalla fase del positivismo logico a quella dell'empirismo logico e l'affermazione del principio di verificazione empirica quale criterio di verità delle teorie scientifiche. |
Il falsificazionismo di Popper | Un indirizzo parzialmente diverso è il falsificazionismo di Popper, la cui tesi centrale è che ogni teoria è accettabile soltanto fino a che un asserto di base implicato da quella ipotesi sarà stato smentito dall'osservazione. |
L'epistemologia storica francese | Un indirizzo parallelo al falsificazionismo è l'epistemologia storica francese, che si concentra sulla trasformazione dei concetti nella storia delle scienze. |
Il relativismo di Kuhn | Il saggio La struttura delle rivoluzioni scientifiche di Kuhn (1962) apre una prospettiva relativistica, estremizzata dall'anarchismo metodologico di Feyerabend. |
Criteri di scientificità | I criteri di scientificità utilizzati per demarcare la scienza dalla pseudoscienza sono tre: 1. la consistenza interna di una teoria, cioè l'assenza di contraddizioni; 2. la testabilità di una teoria, che dopo la critica di Popper al verificazionismo va intesa come l'esistenza, per ogni teoria, di asserti che siano suoi falsificatori potenziali; 3. la fecondità di una teoria, cioè la sua capacità di risolvere tutti o gran parte dei problemi risolti dalle teorie concorrenti. |
La scelta fra teorie | La compatibilità con altre teorie accettate, la semplicità e la qualità estetica sono i criteri per scegliere la migliore fra due teorie diverse che rendono conto degli stessi fenomeni. |
La struttura della spiegazione scientifica | Sia per gli empiristi logici (verificazionisti), sia per Popper (falsificazionista) la spiegazione scientifica consiste nel ricondurre enunciati particolari sotto enunciati generali in una catena deduttiva, in cui l'enunciato di base è deducibile da una legge generale. Questo modello della spiegazione viene messo in crisi dall'emergere di nuove prospettive, come l'olismo di Feyerabend, il modello della rete di Hesse, il nocciolo metafisico di asserti non direttamente falsificabili di Lakatos. |