I problemi dell'attuale epistemologia
I problemi attualmente più discussi sono tre: i criteri di scientificità, la scelta fra teorie scientifiche, la struttura della spiegazione scientifica.
1. Il problema dei criteri di scientificità: tre sono i criteri di demarcazione fra scienza e pseudoscienza sui quali esiste un certo consenso:
1.1 la consistenza interna di una teoria: cioè l'assenza di contraddizioni;
1.2 la testabilità di una teoria: che, dopo la critica di Popper al verificazionismo, va intesa come l'esistenza, per ogni teoria, di asserti che siano suoi falsificatori potenziali;
1.3 la fecondità di una teoria: cioè la sua capacità di risolvere tutti o gran parte dei problemi risolti dalle teorie concorrenti.
2. Il problema della scelta fra teorie: i criteri per scegliere la migliore fra due teorie diverse che rendono conto degli stessi fenomeni sono la compatibilità con altre teorie accettate, la semplicità delle ipotesi, la qualità estetica (coerenza, simmetria, essenzialità della spiegazione).
3. Il problema della struttura della spiegazione scientifica: la spiegazione scientifica sia per gli empiristi logici (verificazionisti), sia per Popper (falsificazionista) consiste nel ricondurre enunciati particolari sotto enunciati generali in una catena deduttiva, in cui l'enunciato di base è deducibile da una legge generale; verificazionisti e falsificazionisti si dividono poi sul procedimento per l'accettazione della legge generale. Con la critica del "postempirismo" questo modello della spiegazione viene rifiutato: Feyerabend propone un olismo (concezione secondo cui i sistemi complessi hanno caratteristiche non riducibili alla somma dei loro elementi primari costitutivi) estremo nella concezione delle teorie, secondo il quale non vi è alcuna differenza fra enunciazione di fatti ed enunciazioni di credenze non verificabili; M. Hesse propone un "modello della rete" per il quale non vi è differenza di status fra enunciati teorici ed enunciati osservativi; Lakatos avanza una distinzione fra un "nocciolo metafisico" di asserti non direttamente falsificabili e una "fascia protettiva" di asserti che, se falsificati, possono venire abbandonati.