L'arte gotica
In sintesi
Redazione De Agostini
Sviluppo e diffusione del gotico | Le origini del gotico risalgono al XII secolo in Francia dove in architettura, massima espressione del gotico stesso, vengono coordinati elementi del romanico ed elementi orientali: il risultato è del tutto originale. Lo sviluppo architettonico riguarda sia l'edificio sacro sia quello civile sia l'intera dimensione urbana. La cattedrale, caratterizzata dall'impiego dell'arco a tutto sesto e, all'esterno, di quello rampante in funzione di contrafforte, è prevalentemente a pianta basilicale a tre o cinque navate, con una zona absidale a pianta radiale. La città cinta di mura dell'XI secolo lascia il posto alla città borghese in cui il spicca il palazzo municipale (broletto). Importante è anche la diffusione dei castelli dei signori. La decorazione scultorea trova ampio spazio nella cattedrale sviluppando, oltre ai temi dell'Antico e Nuovo Testamento, anche temi dedicati al lavoro dell'uomo e alle scienze umane e divine. La pittura è secondaria nel XII e XIII secolo e i cicli di affreschi lasciano il posto alle vetrate. L'affresco torna a prevalere nel XIV secolo grazie anche alla grande diffusione della pittura profana. Importanti l'arte miniatoria, la lavorazione dei metalli, l'oreficeria, la produzione di avori e arazzi. |
L'età gotica in Francia | Il gotico comparve in Francia verso la metà del XII secolo; del 1140 è la ricostruzione del coro di St. Denis. Lo stile si sviluppa nelle cattedrali di Sens, Noyon, Senlis, Notre Dame, Laon, è pienamente maturo in quelle di Chartres, Reims, Amiens, Bourges e pienamente concluso nella Ste-Chapelle di Parigi, nella cattedrale di Beauvais e in St. Urbani di Troyes. Lo stile si diffonde in tutta la Francia e in Europa, varianti regionali sono riconoscibili in Borgogna e nella Champagne. Si sviluppano l'architettura militare e civile sia pubblica sia privata. Di grande rilievo l'arte delle vetrate policrome. |
Il contributo dell'Italia | La forte tradizione romanica, la varietà degli apporti regionali e un'innata tendenza al classico fanno sì che in Italia si sviluppi un linguaggio nuovo e caratteristico. La basilica di S. Francesco ad Assisi costituisce il primo grande esempio di architettura gotica prettamente italiana e conserva il più importante complesso di affreschi della pittura italiana dalla metà del Duecento al terzo decennio del Trecento. Fondamentali anche S. Maria del Fiore e Santa Croce a Firenze. |
I protagonisti della scultura e della pittura italiana | Nicola Pisano è scultore di grande importanza; tra le sue opere: il pulpito del battistero di Pisa, l'arca di S. Domenico a Bologna, il pulpito del Duomo di Siena e la Fontana di piazza del Comune a Perugia. Tra i suoi discepoli Arnolfo di Cambio, architetto e scultore, è attivo soprattutto a Perugia, Roma e Firenze. Figlio di Nicola è Giovanni Pisano anch'egli scultore e architetto, la sua prima grande realizzazione fu la facciata del Duomo di Siena. Con Cimabue ha inizio la "scuola fiorentina" di pittura che avrà un ruolo centrale nel panorama italiano. Suoi sono il Crocifisso del Duomo di Arezzo, la Madonna in Maestà degli Uffizi e gli affreschi della basilica superiore di S. Francesco ad Assisi. A rappresentare la pittura senese a cavallo tra Duecento e Trecento è Duccio di Boninsegna. Sue la Madonna Ruccellai e la grande pala della Maestà per il Duomo di Siena. |