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Sintomi
Quasi sempre legato a un fattore scatenante, l'attacco di panico può tuttavia comparire anche in situazioni di "apparente" riposo. Inatteso e improvviso, sorge un senso di ansia, che si aggrava progressivamente fino a sfociare in una vera e propria paura di impazzire accompagnata da una sensazione di morte imminente. Nei secondi che precedono l'attacco, emergono i "pensieri automatici", che normalmente non sono riconoscibili perché rapidissimi e inconsci: dal loro insieme, il paziente pensa che gli stia per succedere qualcosa di grave. Fa da corteo un ricco elenco di sintomi, che comprende: palpitazioni, tachicardia, sudorazione, brividi ("tremo dentro"), senso di affanno o di nodo in gola o dispnea, pollachiuria, vertigini, sensazione di svenimento e altro ancora.

Cause
Reazione psichica e organica a stimoli della vita quotidiana, legata a un meccanismo cognitivo alterato, distorto, caratterizzato dalla sproporzione tra la realtà e la lettura che ne viene fatta. In questi individui si innesca un sistema di ripetizione degli episodi fobici, con progressivo sviluppo di ansia: la paura di fare qualunque cosa si accompagna a una sfiducia in se stessi e a una condizione di "stress" continuo.

Terapia consigliata
La terapia farmacologica prevede l'uso di dosi personalizzate di benzodiazepine ed eventualmente antidepressivi (fluoxetina, paroxetina, clorimipramina). Accanto al supporto farmacologico è possibile e opportuno instaurare un approccio comportamentale o psicoterapico.