spandiconcìme
sm. [impt. di spandere+concime]. Macchina impiegata per lo spandimento di fertilizzanti sui campi. Assume diverse forme secondo la natura del concime (liquido, pulverulento, granulare) e il metodo di distribuzione (a spaglio, a file, localizzata). Gli spandiconcime per concimi liquidi (concimi granulari in soluzione, ammoniaca anidra, soluzione ammoniacale ecc.), poco usati in Italia, sono costituiti da un serbatoio del fertilizzante, a pressione atmosferica o ad alta pressione, da un sistema di alimentazione e regolazione della portata, da organi distributori che possono essere semplici orifizi dai quali il liquido viene irrorato sul terreno o sulle foglie oppure assolcatori-iniettori per fertilizzanti che devono essere interrati a una certa profondità. Gli spandiconcime per materiali solidi sono costituiti essenzialmente da una tramoggia in cui viene introdotto il fertilizzante e da un meccanismo distributore. I distributori possono essere di diversi tipi: a caduta, in cui il materiale esce dalla tramoggia attraverso una serie di luci, praticate sul fondo, spinto da dischi inclinati o da palette elicoidali; a rullo rotante liscio, scanalato o dentato, preceduto da un agitatore che smuove e sminuzza il materiale; a fondo mobile, con trasportatore a nastro o a catena munito di spazzola rotante per il lancio del materiale; a griglia oscillante; a piatti o a dischi dentati rotanti sul fondo della tramoggia; a coclea, che estrae il materiale dalla tramoggia coadiuvata da un soprastante agitatore; a centrifuga, in cui il materiale cade su un disco ad asse verticale che ruota velocemente e lo proietta; a braccio oscillante ecc. Gli spandiconcime possono essere rimorchiati o portati o semiportati dalla trattrice oppure essere accoppiati ad aratri, a sarchiatrici, o a seminatrici.