sòia (botanica)
sf. [sec. XIV; dal cinese shi-hu, di origine manciù]. Nome comune della pianta erbacea Glycine soja della famiglia Leguminose (sottofamiglia Papilionoideae), originaria del Giappone e della Cina. È una pianta annuale, pelosa, con fusti eretti e ramosi, foglie ternate, fiori piccoli, biancastri o violetti riuniti in grappoli ascellari; il frutto è un baccello contenente semi ovoidali di vari colori. In Europa e in America la soia, oltre che per foraggio e sovescio, è coltivata per i semi, dai quali si estrae, per spremitura o mediante solventi, un olio usato nell'alimentazione e per vernici. Tali semi hanno un contenuto in olio variabile dal 20 al 25%, particolarmente ricco in acidi polinsaturi: l'acido linoleico infatti è presente in concentrazioni che possono superare il 50%, segue l'acido oleico (circa il 25%) quindi l'acido linolenico (4-10%). Questa netta predominanza della componente polinsatura, se rende l'olio di soia crudo idoneo per diete ipocolesterolemizzanti, può facilitare i fenomeni di irrancidimento ossidativo; infatti, pur non esistendo in merito una normativa specifica, viene suggerito di limitare l'uso nella frittura di oli con concentrazioni superiori al 2% di acido linolenico. L'elevatotenore proteico della farina di soia (circa il 40%) ne ha reso abituale l'uso nell'ambito della alimentazione animale come integratore proteico (la composizione amminoacidica la rende complementare a quella del mais) e anche in quella umana. La farina di soia, opportunamente purificata, infatti, si presta non solo a un'utilizzazione nell'industria dolciaria, nella panificazione, nella costituzione di prodotti dietetici (il latte di soia può efficacemente sostituire in caso di intolleranza il latte materno o vaccino) ma anche per la costituzione di concentrati e isolati, ottenuti per estrusione, di elevato tenore proteico (dal 60 al 90%). La soia e i suoi derivati costituiscono quindi un gruppo di sostanze che assumeranno un ruolo di sempre maggiore rilevanza, data l'attuale situazione di squilibri alimentari esistenti nel mondo e la necessità di ricorrere a consumi proteici vegetali di gran lunga più economici rispetto a quelli animali. La soia è uno dei prodotti agricoli nei quali è più avanzata la ricerca volta alla manipolazione genetica.